Articolo originale della dottoressa Teresa Casacchia
Un recente studio francese, pubblicato su «The Journal of Physiology», ha dimostrato che esiste una possibile relazione tra ciò che una madre mangia durante la gravidanza e il rischio di insorgenza di allergie, nel bambino.
La ricerca suggerisce che, se la dieta della madre è ricca di ω-3 PUFAs (acidi grassi omega 3 di cui sono altamente ricchi il pesce, l’olio di noci e di semi di lino) il sistema immunitario del bambino si sviluppa e matura più velocemente, portandolo sin dalla vita intrauterina a una migliore risposta immunitaria e a una minore probabilità di soffrire di allergie da adulto. Sembra infatti che una integrazione di acidi grassi polinsaturi renda l’intestino del feto più permeabile a batteri e sostanze estranee capaci così di attraversare la barriera che svolge un ruolo chiave nel mantenimento dell’omeostasi intestinale, che raggiungono con maggiore facilità il sangue, innescando una prima risposta immunitaria nel neonato.
Pare che a proteggere i bambini dalle allergie sia proprio questa prematura esposizione a sostanze estranee definite in gergo scientifico allergeni.
Lo studio condotto su suini e ratti è, secondo i ricercatori, da considerarsi adattabile tranquillamente all’uomo. Difatti, è da diversi anni che studi su animali, in particolare suini, trovano poi ampia conferma e utilità quando vengono impiegati sull’uomo. Tuttavia questo genere di informazione apre le porte dello sconosciuto mondo dell’origine delle allergie sul quale, ancora oggi, studiosi, pediatri e allergologi dibattono senza, tuttavia, trovare una risposta.
Fonte:
De Quelen F, et al. — n-3 polyunsaturated fatty acids in the maternal diet modify the postnatal development of nervous regulation of intestinal permeability in piglets — J Physiol. 2011 Sep 1;589(Pt 17):4341-52
Articoli correlati