Dal punto di vista della distribuzione del tessuto adiposo si riconoscono due situazioni ben diverse, sia per l’estetica che per gli effetti sulla salute: l’obesità ginoide (o a pera) e l’androide (o a mela).
La prima, tipica ma non esclusiva della donna, è caratterizzata da accumulo di tessuto adiposo nella zona dei fianchi, dei glutei e delle cosce. Si tratta per lo più di grasso sottocutaneo che in condizioni fisiologiche viene accumulato dal corpo femminile per far fronte alle necessità energetiche di gravidanza e allattamento.
La seconda situazione, più frequente ma non esclusiva dell’uomo, è caratterizzata da una più abbondante distribuzione del grasso in corrispondenza della regione addominale, toracica, dorsale e cerviconucale. In questo caso il grasso si accumula tra i visceri determinando un maggiore rischio di complicanze cardiovascolari e metaboliche.
La circonferenza addominale per un individuo adulto:
- con valori superiori a 94 cm nell’uomo e a 80 cm nella donna si associa a un rischio metabolico moderato;
- con valori superiori a 102 cm nell’uomo e a 88 cm nella donna si associa a un rischio metabolico accentuato.
Laddove, per rischio metabolico, si intende il rischio di manifestare ipertensione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, iperuricemia e altre patologie del metabolismo.
Come sempre, quindi, non è solo questione di peso.
Per approfondimenti:
P. Binetti, M. Marcelli, R. Baisi — Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate — Edizioni Universo, 2006