
La Scuola di Ancel al I Convegno di Psiconutrizione, Università di Camerino, San Benedetto del Tronto — Fotografia scattata da Eliana Marchese
Il 29 e 30 ottobre 2011 ha avuto luogo a San Benedetto del Tronto, presso l’Università di Camerino, il I Convegno Nazionale di Psiconutrizione intitolato: “I disturbi del comportamento alimentare nella vita e nello sport: la psicologia e il ruolo del nutrizionista”.
In tale occasione La Scuola di Ancel è stata ufficialmente presentata a un pubblico numeroso e interessato. Ricordiamo che la nostra Scuola ha la doppia finalità di diffondere una corretta informazione alimentare e di valorizzare la figura del biologo nutrizionista. Siamo nati poco più di un mese fa, il 12 settembre 2011, e al momento abbiamo all’attivo sul nostro sito internet www.lascuoladiancel.it più di sessanta pubblicazioni, sei video didattici, un’area download e uno spazio aperto alle domande dei lettori. La Scuola di Ancel è anche un canale Youtube, una pagina Facebook, è su Twitter e su Tumblr.
Il nostro sito ha avuto punte di centotrenta visite quotidiane, con una media di ottanta visite, ma quel che colpisce di più è il tempo medio delle visualizzazioni compreso tra due e sei minuti, che testimonia l’interesse con cui è stata accolta l’iniziativa. Non male come primo resoconto, ad majora allievi di Acel Keys! Questo è solo l’inizio…
Con l’occasione riportiamo quanto è emerso dal I Convegno di Psiconutrizione, rinnovando i nostri complimenti ai due organizzatori, il dottor Luca Belli e la dottoressa Raffaella Tosi.
Il Convegno di Psiconutrizione, strutturato in due giornate con quattro sessioni e una tavola rotonda, ha visto la partecipazione di relatori di competenza e professionalità multidisciplinare e ha consentito di ripercorrere le tappe di riabilitazione psicologica e nutrizionale del soggetto a rischio o colpito da un disturbo del comportamento alimentare (DCA).
In particolare:
- la prima sessione ha introdotto i DCA e ne ha mostrato le problematiche, la riabilitazione psicologica e l’equipe multidisciplinare di intervento;
- la seconda sessione ha visto la partecipazione di esperti della SINSEB (Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere) che hanno parlato dei DCA correlati ai molteplici scenari del mondo dello sport;
- la terza sessione ha presentato le strategie nutrizionali e gli schemi riabilitativi di intervento da utilizzare in presenza di un DCA nelle sue varie forme;
- la quarta sessione è stata dedicata a relazioni teorico-pratiche sulla valutazione della composizione corporea e l’utilizzazione della stessa come mezzo di riabilitazione psiconutrizionale.
Il Convegno si è chiuso con una tavola rotonda nella quale sono state trattate le problematiche del mondo giovanile, comprendendo non solo i DCA, ma anche l’abuso di alcol, con possibili scenari di interventi educativi nell’ambito scolastico.
Ricordiamo che l’obesità psicogena, l’anoressia e bulimia nervosa sono i disturbi del comportamento alimentare più diffusi che rappresentano un vero e proprio allarme socio-sanitario.
In Italia più di tre milioni di persone soffrono di un DCA e il numero è in costante aumento. Nell’85% dei casi si tratta di donne adolescenti, ma i DCA non risparmiano le fasce di età infantile e adulta. Negli ultimi anni il fenomeno è in crescita anche negli uomini.
I DCA sono patologie di derivazione psichica a eziologia multifattoriale. Per la loro significativa ripercussione sull’alimentazione e sullo stato di salute e per i rischi clinici correlati, essi richiedono una strategia di intervento integrata tra più figure professionali multidisciplinari quali: nutrizionisti, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, endocrinologi, gastroenterologi. La diffusione di una corretta informazione sul tema dei DCA da parte dei mass media, nonché un’opera di sensibilizzazione nelle scuole, possono contribuire alla prevenzione di queste patologie e impedire il loro ulteriore propagarsi.
Nel percorso riabilitativo e di cura dei DCA, la supervisione medica consente il corretto inquadramento diagnostico, la valutazione del rischio clinico e la scelta di eventuali terapie farmacologiche. Il nutrizionista ha il ruolo di valutazione dello stato nutrizionale, correlato allo stato di salute, in termini di qualità della composizione corporea, individuandone le deviazioni dalla normalità. Il nutrizionista, inoltre, studia il comportamento alimentare, per comprendere le fobie e le paure, al fine di avviare una riabilitazione nutrizionale personalizzata, volta a migliorare lo stato di salute e a sostituire gradualmente la logica nutrizionale distorta, con i fisiologici principi alimentari.
La terapia psicologica, infine, si colloca come un prezioso strumento di prevenzione e di individuazione delle cause familiari e socio-ambientali favorenti il DCA, al fine di promuovere la piena consapevolezza del DCA in chi ne è colpito, fornendo delle strategie per superare la patologia e prevenire le ricadute.