Pubblichiamo oggi il contributo del dottor Andrea Deledda, Biologo Nutrizionista, sulla genetica dell’obesità.
Spesso ci si chiede se l’obesità sia il risultato dello stile di vita o esista una predisposizione genetica. Sono stati individuati numerosi geni correlati con tale condizione. In generale si può tuttavia affermare che uno stile di vita sano può ridurre l’influenza dei fattori genetici sul Body Mass Index (BMI)1.
Le forme monogeniche di obesità coinvolgono 8 geni, tutti riguardanti la regolazione della spesa energetica. Quelle recessive omozigoti sono state trovate solamente in poche decine di persone in tutto il mondo, con alto grado di consanguineità2, mentre le forme eterozigoti riguardano una parte molto più grande delle popolazione; si stima che 426 000 persone negli USA abbiano la mutazione più frequente, MC4R2.
Le forme poligeniche sono invece sicuramente più diffuse con 58 loci genici individuati finora, ma ciascuno responsabile solo in piccola parte3.
Uno dei geni il cui studio ha suscitato molto interesse è FTO, studiato anche nella popolazione sarda, codificante una demetilasi, la cui mutazione puntiforme appare strettamente legata con l’obesità4.
Dottor Andrea Deledda — Biologo Nutrizionista presso il Centro Obesità, AOU Cagliari
Sito web: Studio Dott. Andrea Deledda
Blog: nutrizione996
Fonti:
- Mustelin L, et al. — Physical activity reduces the influence of genetic effects on BMI and waist circumference: a study in young adult twins — Int J Obes (Lond). 2009 Jan;33(1):29-36
- Choquet H, Meyre D — Molecular basis of obesity: current status and future prospects — Curr Genomics. 2011 May;12(3):154-68
Leggibile integralmente qui - Glessner JT, et al. — A genome-wide study reveals copy number variants exclusive to childhood obesity cases — Am J Hum Genet. 2010 Nov 12;87(5):661-6
Leggibile integralmente qui - Scuteri A, et al. — Genome-wide association scan shows genetic variants in the FTO gene are associated with obesity-related traits — PLoS Genet. 2007 Jul;3(7):e115
Leggibile integralmente qui