Girando per un grande supermercato passo davanti allo scaffale dove sono disposte tutte le possibili varietà di cereali per la colazione: con aggiunta di miele, cioccolato, frutti di bosco… e mi torna in mente il vecchio film di Alan Parker del 1994, Morti di salute. Tratto dall’omonimo romanzo ormai introvabile di T.C. Boyle, sebbene fra gli interpreti vantasse anche attori come Anthony Hopkins e Bridget Fonda, il film non ha avuto un grande successo, forse per i toni estremamente caricaturali e grotteschi dei personaggi.
Quello che mi ha incuriosito in questo film è il ritratto del personaggio ispirato al dottor John Harvey Kellogg, l’inventore dei corn flakes, che all’inizio del secolo scorso dirigeva la Clinica di Battle Creek nel Michigan. In questa sorta di tempio della salute si tentava di mettere a nuovo i pazienti con un approccio olistico che utilizzava fra l’altro dieta, attività fisica, clisteri per purificare l’intestino, astinenza sessuale e altre pratiche non sempre ben accette da tutti i pazienti.
Vegetariano per convinzioni religiose, come appartenente alla Chiesa avventista del settimo giorno, il dottor Kellogg, dotato sicuramente di spirito innovativo, riuscì a trovare qualcosa di nuovo per fare colazione rispetto alle uova e pancetta utilizzati dai benestanti e di più gradevole rispetto al porridge (costituito da cereali bolliti e serviti caldi) consumato dai più poveri.
L’invenzione dei corn flakes, come spesso accade, avvenne per caso: lasciò del grano bollito in immersione per tutta la notte e il giorno dopo lo essiccò a formare i famosi fiocchi che presto furono commercializzati dalla Compagnia Kellogg, fondata inizialmente con suo fratello Will Keith nel 1906. Successivamente i due si separarono, in seguito a una disputa sulla ricetta: Will voleva infatti aggiungere dello zucchero per renderli più appetibili. Altri tentativi di confezionare cereali secchi per la colazione erano stati fatti precedentemente da James C. Jackson, che li vendeva con il nome commerciale di Granula, ma erano talmente duri che non ebbero mai fortuna. Fu solo dopo la guerra che si cominciarono a produrre cereali molto diversi da quelli precedenti, privati di fibra e con l’aggiunta di molto zucchero, da utilizzare soprattutto per la colazione dei bambini. Un’altra forma in cui si possono consumare i cereali è il muesli, formato da un misto di avena, frutta secca, nocciole, preparato fresco o confezionato e tornato in auge negli anni sessanta come cibo sano consumato dagli aderenti al movimento hippie.
Il dottor Kellogg, ossessionato dal suo spirito religioso e sessuofobico, cercava di propinare ai suoi pazienti cibi e bevande poco stimolanti e pasti piuttosto scarsi. È facile immaginare che questi tentativi, sia pur ispirati da un nobile scopo, come quello di mantenersi in buona salute, fossero per lo più destinati al fallimento. Al di là delle spinte salutistiche che si sono presentate in varie epoche storiche, rimane fermo un fatto: per l’uomo il cibo oltre che nutrire il corpo ha anche un valore culturale, di condivisione: consumarlo deve essere un piacere. Anche utilizzando alimenti sani si può cercare di ottenere qualcosa di gradevole che stimoli la nostra curiosità: non c’è da meravigliarsi se la moderna industria cerca di rendere più attraente quel triste prototipo dell’inizio del secolo scorso!
Fonti:
- Wikipedia — Corn flakes
- Wikipedia — Kellogg Company
- Panenutella — La vera storia dei Corn Flakes
- S. Ferrara — John Harvey Kellogg. Mai dire mais — Bevivino, 2010