«Contro il diabete, occhi aperti!» è questo lo slogan scelto per celebrare la 12a edizione della Giornata Mondiale del Diabete che, come indicato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si celebra in più di 160 Paesi il giorno 14 novembre.
Lo scorso week-end, sabato e domenica 10 e 11 novembre, in circa 500 piazze in tutta Italia si sono già svolti eventi e attività informative che hanno anticipato e sensibilizzato gli italiani sulla Giornata Mondiale del Diabete. Per dare un segnale chiaro e inequivocabile i monumenti principali dei luoghi in cui si è svolta l’iniziativa si sono illuminati di azzurro, come il Logo della Scuola di Ancel lo è oggi per questa occasione importante.
Sono stati allestiti, in particolare, presidi diabetologici dove, grazie al volontariato di medici, operatori sanitari, infermieri e associazioni di pazienti, tutti i cittadini hanno ricevuto materiale informativo, consulenza medica qualificata, ma soprattutto hanno effettuato gratuitamente l’esame della glicemia. Parole chiavi dell’iniziativa: diagnosi precoce e prevenzione.
La Giornata del Diabete è promossa da Diabete Italia e si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del Ministero del Lavoro e Politiche sociali, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e della Croce Rossa Italiana.
Il diabete, in particolare il diabete di tipo 2 comunemente noto come diabete alimentare, rappresenta oggi per la sua crescente incidenza una della maggiori preoccupazioni del Sistema Sanitario, questo in particolare nei Paesi emergenti, ma anche nei Paesi occidentali. Questa patologia deve essere affrontata in modo adeguato visto che costituirà una vera e propria emergenza sanitaria nei prossimi decenni, risulta importante promuovere politiche per la prevenzione e la cura della malattia.
Si calcola che solo in Italia oggi ci sono:
- 3 milioni di persone con il diabete di tipo 2;
- 1 milione di persone con il diabete di tipo 2 ancora non diagnosticato;
- 2,6 milioni di persone con difficoltà a mantenere la glicemia nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2.
Nel 2030 si prevede che le persone diagnosticate con diabete in Italia saranno 5 milioni e 438 milioni in tutto il mondo.
Entro quella data il diabete potrebbe passare dall’undicesima alla settima causa di morte nel mondo e nei Paesi industrializzati sarà probabilmente al quarto posto dopo malattie cardiovascolari, cerebrovascolari e tumori delle vie respiratorie, ma molto più avanti rispetto ad altri tipi di tumore. Oltre a ridurre le aspettative di vita, il diabete è causa di serie complicanze: malattie cardiovascolari, renali, cecità, amputazione, cardiopatia ischemica, neuropatie e retinopatia.
È importante anche ricordare però che una gran parte dei casi di diabete di tipo 2 può essere prevenuta agendo sullo stile di vita, apportando cambiamenti nelle abitudini alimentari, dedicandosi maggiormente all’attività fisica e mantenendo il peso sotto controllo.
Già con le seguenti poche raccomandazioni alimentari, in termini di prevenzione, si potrebbe far molto.
- Limitare il consumo di alimenti ad alta densità energetica e carichi di zuccheri a rapida assimilazione come i dolci e le bevande zuccherate.
- Aumentare il consumo di cibi ricchi di fibre vegetali, antiossidanti e microelementi, tra cui frutta, verdura e ortaggi. In particolare, tre porzioni di frutta e due di verdura al dì. Non far mai mancare ai pasti la verdura a foglia verde e gli ortaggi.
- Fai ruotare i secondi piatti, assumere regolarmente legumi e pesce due volte a settimana.
- Non bandire i carboidrati ma preferire, tra gli alimenti ricchi di amido, quelli integrali e a basso indice glicemico.
Per approfondimenti:
- L’iniziativa sul web — Giornata Mondiale del Diabete 2012
- Società italiana di diabetologia — Standard italiani per la cura del diabete mellito
- National Collaborating Centre for Chronic Conditions — National clinical guideline for management in primary and secondary care