Seduti a tavola non pensiamo che, oltre a contenere proteine, grassi e carboidrati, i nostri alimenti sono stati per millenni testimoni e protagonisti di ogni vicenda umana.
Così, come da un lato il cacao, il sale, il pepe o il tè hanno determinato la nascita di potenze economiche di portata mondiale e dato gioia a studiosi, esploratori e scienziati; dall’altro la penuria di patate ha costretto intere popolazioni a emigrare dal Vecchio al Nuovo Mondo; il mais o la canna da zucchero hanno causato la tratta di tre milioni di schiavi, e la ricerca delle spezie ha motivato assai più dell’oro la storica impresa di Colombo.
Un volume che raccoglie infiniti episodi sui nostri cibi quotidiani, ne ricostruisce la storia, spesso curiosa, inattesa, stupefacente; attraverso i millenni si inseguono culture e colture, personaggi più o meno noti, protagonisti involontari.
Luciano Sterpellone, patologo clinico, accanto all’attività professionale di medico continua a occuparsi, per nostra fortuna, anche di divulgazione, giornalismo scientifico e storia della scienza. Tra i vari alimenti trattati in questo libro troviamo: l’aglio, l’ananas, l’arancia, le banane, il burro, il cacao, il caviale, i datteri, pizze e focacce, il tartufo, il gelato, il peperoncino e tanto altro ancora. Gli aneddoti, i personaggi e la storia che caratterizzano questi cibi, catturano sin dalle prime pagine. Un libro piacevole da leggere e prezioso da conservare.
Per approfondimenti:
L. Sterpellone — A pranzo con la storia. I nostri cibi dagli Assiri ai fast-food — SEI, 2008