Il dottor Marco Calvetti (Dottore in Scienze motorie — Personal trainer e Preparatore atletico) regala alla Scuola di Ancel preziosi consigli affinché lo sport possa far parte della vita dei nostri ragazzi in modo piacevole e sano.
L’attività sportiva è sicuramente una fonte di piacere e benessere, nonché una modalità di apprendimento. Nel periodo dell’adolescenza la pratica sportiva costituisce una importante occasione di sviluppo, agendo su aspetti di crescita individuale, sociale, cognitiva ed emotiva. Prendere decisioni e raggiungere obbiettivi sono aspetti della vita di tutti giorni; il gioco sportivo promuove la programmazione, le regole, l’impegno e la fatica, abituando l’individuo a riproporre ciò nelle scelte di vita quotidiana.
I ragazzi imparano a misurarsi con loro stessi conoscendo il proprio corpo, le proprie abilità e, soprattutto negli sport di squadra, sperimentano il confronto con gli altri collaborando in modo leale e rispettoso. Per l’adolescente la squadra costituisce un gruppo di appartenenza importante in cui identificarsi. Si tratta di un gruppo diverso da quelli adolescenziali spontanei: è formato al tempo stesso da coetanei e adulti in cui l’allenatore è identificato come la figura di rifermento. Inoltre, attraverso il proprio apporto al lavoro di squadra si alimenta la sensazione di sentirsi utili e competenti, aumentando la propria autostima.
A volte però la non riuscita nella disciplina sportiva diviene motivo di stress per l’adolescente: la pressione per una buona performance e le aspettative da parte dell’ambiente circostante possono portare a creare fattori di disagio. Se la prestazione è accompagnata da un’eccessiva ansia, da insuccessi sportivi, il senso di utilità ed efficacia viene ridotto portando a frustrazioni tali da provocare la perdita di interesse per l’attività svolta e infine l’abbandono della pratica sportiva.
Oggi possiamo sostenere che, in generale, una pratica sportiva sia necessaria fin dalla tenera età. Sempre più spesso i bambini e le bambine sono in sovrappeso, scoordinati e impacciati nei movimenti e se si chiede loro cosa fanno durante il giorno ci si rende conto che manca lo sport più semplice, comune e gratuito: giocare in giardino! Fino a pochi anni fa praticamente tutti i bambini, ogni giorno, correvano sotto casa, si arrampicavano sugli alberi o sui muretti, giocavano a calcio, a nascondino, ai quattro cantoni, andavano in bicicletta e altro ancora. E quasi per tutto il pomeriggio.
I benefici non sono solo fisici: chi fa sport, statisticamente, ha maggior capacità di concentrazione, di apprendimento, si ammala di meno, ha uno sviluppo motorio migliore ed è più tranquillo e sereno.
L’attività motoria deve essere vista come uno strumento utile per la costruzione scheletrica e muscolare, per la crescita armoniosa delle strutture, dei segmenti corporei e infine, quando necessario, per una correzione posturale.
Durante il periodo dell’adolescenza il corpo subisce una serie di importanti cambiamenti che conducono a uno stato di maturità fisica, mentale e sessuale. Se l’impegno sportivo è a livello agonistico, quindi con allenamenti giornalieri di diverse ore, è necessario tenere in considerazione il fatto che il corpo è molto sollecitato. Tra i tanti possibili, il nuoto è quello che viene più spesso consigliato nella fase della formazione e crescita, mentre sport di pura forza o contro resistenza, essendo potenzialmente causa di possibili danni muscolo–scheletrici, vengono sostanzialmente sconsigliati a questa età.
È comunque sempre consigliato tenere conto del livello dell’atleta e l’età; durante l’adolescenza si suggeriscono almeno due controlli posturali l’anno in modo da impostare piani di lavoro specifici in collaborazione con lo staff della squadra.
I tecnici sportivi hanno dunque l’importante compito di promuovere la cultura della salute, fin dai primi anni di vita. Ancora una volta l’intervento multidisciplinare (medico, allenatore e nutrizionista) rappresenta l’arma vincente: un regalo di salute per il futuro di tutti noi.
Per approfondimenti:
- M. Giampietro — L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport — Il Pensiero Scientifico, 2009
- E. Fox, R. Bowers, M. Foss — Allenare allenarsi — Il Pensiero Scientifico, 2005
- Matina RM, Rogol AD — Sport training and the growth and pubertal maturation of young athletes — Pediatr Endocrinol Rev. 2011 Sep;9(1):441-55