Il sottotitolo di questo volumetto è «Manuale per un cibo ecologico e solidale quotidiano: oltre 100 ricette veg-italiane»: quando facciamo la spesa dobbiamo pensare alla nostra salute immediata, ma anche a quella in prospettiva. Più rifiuti vuol dire più inceneritori, spesso più sostanze cancerogene disperse nell’ambiente e quindi maggiore rischio per la nostra salute.
Per stare bene il nostro sguardo deve passare dal piatto al carrello, ma anche dal carrello all’ambiente da cui vengono i nostri alimenti.
Per una cucina… senza sprechi
Quando si evitano gli acquisti di cibi trasformati o peggio già pronti (nella nostra scala la quarta e quinta scelta) scegliendo invece materie prime vegetali e locali acquistate sfuse, oltre a risparmiare denaro e tempo, tanti viaggi su gomma, acqua o peggio voli carichi di ignote materie prime e additivi nascosti, operazioni industriali di cottura e congelamento, c’è il vantaggio di produrre ben pochi imballaggi-rifiuto. Scatole, bottiglie, pacchi, vaschette con i quali sono confezionati i prodotti della spesa, in gran parte alimenti, fanno 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40 per cento della spazzatura che si produce ogni anno in Italia. Secondo un calcolo inglese riferito nel libro di Chris Goodall How to live a low carbon live, produrre gli imballaggi alimentari e smaltirli quando diventano rifiuti provoca remissione di 10 milioni di tonnellate di gas serra.
Per chi vuole saperne di più e scoprire le ricette:
M. Correggia — Il cuoco leggero — Altreconomia, 2010