Dopo l’orgia di consumi che ha seguito l’immensa disponibilità di alimenti resa possibile dall’industria, e che ha portato all’appiattimento dei consumi e al dilagare di sovrappeso e obesità, è arrivato il momento di scegliere qualità più alta e quantità più basse. Se all’arrivo della prima ondata di cibo dopo le ristrettezze del secolo scorso, un po’ tutti ci siamo comportati come «gente appena arricchita», è finalmente arrivato il momento in cui possiamo permetterci il gusto e dobbiamo avere la consapevolezza degli «arricchiti di seconda generazione».
La chiave, naturalmente, è nelle mani dei consumatori che dovranno esercitare un maggiore «autocontrollo» nella scelta, di fronte alla diversificazione dell’offerta alimentare che l’industria propone per realizzare il suo «business».
Solo leggendo le etichette possiamo sapere se stiamo acquistando un prodotto di cui abbiamo bisogno o stiamo rispondendo a un impulso indotto da una campagna pubblicitaria. Solo se ci informiamo possiamo permetterci il lusso di essere consumatori esigenti.
Per approfondimenti:
C. Cannella, A.M. Giusti, A. Pinto — Dal cibo per tutti agli alimenti personalizzati — Il pensiero scientifico, 2011