Pubblichiamo oggi il contributo della dottoressa Giusi D’Urso, che ci parla del suo ultimo libro
A quanti mi chiedono cosa fa un biologo nutrizionista rispondo con orgoglio che si occupa di alimentazione, di salute e di cultura del cibo. Ogni piano alimentare e ogni consiglio nutrizionale che passa dalle mie mani a quelle di chi si rivolge a me contiene, oltre a consigli alimentari e comportamentali, racconti che spero restino dentro e lascino traccia. Sono i racconti sul cibo che mangiamo e che ci rende ciò che siamo. Le storie della sua produzione, della sua stagione migliore, dei luoghi da cui proviene, delle mani che lo hanno lavorato e della fatica che lo ha portato fino a noi.
In ogni piano alimentare, in fondo, racconto la terra. Ed è proprio questa convinzione e questo istinto che mi hanno condotto alla stesura del mio ultimo libro Ti racconto la terra.
Mentre lavoravo a quest’ultima pubblicazione ho istintivamente intrecciato concetti a me cari, che fanno del lavoro del biologo nutrizionista una professione impegnata nell’ambito della prevenzione, con argomenti all’apparenza collaterali ma in realtà parte integrante del nostro quotidiano. Man mano che procedevo mi rendevo conto, quindi, di quanto fosse importante collegare la salute al territorio e il consumo di cibo di buona qualità al benessere e alla prevenzione di molte patologie. La cura della flora batterica intestinale ha incontrato spontaneamente il valore dei cereali integrali, l’attenzione all’alimentazione preventiva si è messa a braccetto con i colori degli ortaggi di stagione e il modello alimentare mediterraneo ha fatto coppia con la questione della sostenibilità ambientale. E, in una sorta di domino concettuale, si sono incastonati in questo quadro l’obesità infantile, l’educazione alimentare, la scuola, i modelli educativi familiari, gli OGM, la ricerca di soluzioni concrete. Ogni tassello ha preso il suo posto costruendo, sotto i miei polpastrelli e i miei occhi, un quadro completo, articolato e suggestivo: sostenibilità, paesaggio, scelta alimentare, stagionalità, prevenzione a tavola, tradizione e salute. Non ci sono discontinuità, si tratta del medesimo argomento, si tratta della nostra vita.
Se scelgo cibo di qualità, locale, stagionale, vario e prodotto in modo etico, rispettoso e pulito, miglioro il mio stato di salute e l’ambiente in cui vivo; sostengo l’agricoltura locale, contribuisco alla custodia e alla cura del paesaggio e riduco la mia impronta ecologica.
La corretta nutrizione, la buona agricoltura e la salute del pianeta non sono temi di sparute ed elitarie minoranze di pensatori, sono cose che mi riguardano da vicino e su cui posso agire attraverso la mia scelta alimentare.
Bios e nutrimentum, dunque, in un libro che prova a ricostruire il rapporto preziosissimo fra chi produce il cibo e chi invece lo mangia. Un libro per chiunque voglia cominciare a operare scelte virtuose, avendone inteso il peso e l’importanza.
Per approfondimenti:
G. D’Urso — Ti racconto la terra — Edizioni ETS, 2010