- Nome: Listeria monocytogenes
- Cos’è: un batterio a forma di bastoncino
- Dove si trova: l’habitat abituale è il terreno
- Cosa fa: è responsabile di una malattia trasmessa con gli alimenti detta listeriosi
- Come si manifesta: meningite, aborti, sintomi di tipo influenzale
- Come difendersi: con un’adeguata cottura dei cibi
La listeriosi è una malattia grave, con una mortalità del 30% dei casi. Il contagio può avvenire per via alimentare (mediante ingestione di alimenti contaminati), ma può essere anche diretto. Particolarmente a rischio sono le persone più deboli (anziani, bambini, donne gravide e soggetti immunodepressi).
Gli alimenti maggiormente a rischio di contaminazione da Listeria sono il latte, i formaggi, gli insaccati freschi (salsicce), gli ortaggi e i prodotti della pesca. Sono sempre più frequenti notizie di ritiri dal mercato di prodotti industriali contaminati che, dunque, non sono esenti da rischi.
Molto critica è l’igiene dei frigoriferi, in quanto il genere Listeria comprende batteri psicrotrofi, che crescono cioè a basse temperature. Inoltre, questi microrganismi sono anche in grado di sopportare alte concentrazioni di sale.
Per mettersi al sicuro è importante un’adeguata cottura dei cibi e il rispetto delle modalità di conservazione. Fare dunque attenzione alla data di scadenza e alle diciture in etichetta: se è presente la scritta «da consumarsi previa cottura» è necessario attenersi scrupolosamente a questa indicazione.
Per approfondimenti:
- RASFF — Rapid Alert System for Food and Feed (Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi)
- Evans EW, Redmond EC — Behavioral risk factors associated with listeriosis in the home: a review of consumer food safety studies — J Food Prot. 2014 Mar;77(3):510-21. doi: 10.4315/0362-028X.JFP-13-238