Il sogno di ogni bambino è di avere una mamma complice: che non lo sgrida mai, che si sdraia sul divano con lui a vedere la TV per otto ore di seguito, mangiandosi le unghie in santa pace!
Anche il sogno delle mamme è quello di giocare con i bambini tutto il giorno, senza preoccuparsi se la casa è pulita o sporca, o arrabbiarsi se è arrivato un brutto voto…
Ma sarebbe una mamma questa? Forse una mamma deve rimanere una mamma: se no, nessuno saprebbe più che cosa fare.
Certo fare la mamma è piuttosto complicato e anche fare il maestro.
E comunque fare i grandi è piuttosto complicato.
Bisogna saper scegliere la cosa giusta, non dimenticarsi niente, se no poi i bambini si fanno del male. Eppure qualche volta i grandi sono un vero disastro.
Intanto ingrassano! Magari da giovani erano magrissimi, ma adesso…
E poi fumano! Tutto quel fumo fa venire una tosse terribile, fa puzzare i vestiti e anche l’alito, quando vi vengono vicino si sente!!!
Il problema è che i grandi spesso non ci pensano, perché non hanno tempo, tutto il giorno occupati a lavorare, per mantenere la famiglia, per pagare i conti della spesa!
Per questo hanno bisogno di voi. Voi siete ragazzi in gamba, un po’ speciali, perché siete nati in anni speciali: pensate alle scoperte degli scienziati, ai computer, che non sono solo i videogiochi, ma aiutano l’uomo nel suo lavoro, fanno funzionare le macchine e ci salvano la vita.
Chi tenta di fare educazione alimentare ai bambini scopre che in realtà il problema è educare i loro genitori. Allora perché non fare l’operazione inversa? Chiedere ai bambini di diventare educatori. Sicuramente si otterrebbero ragazzi consapevoli e adulti motivati.
Questa è la strategia dell’Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari che da anni si impegna a fare educazione alimentare, in aggiunta alle attività di tipo più strettamente scientifico. Non dimentichiamo che, nonostante tutto il clamore che suscitano altre patologie, le malattie cardiovascolari da trombosi (infarto, ictus, embolia, trombosi venosa e arteriosa) sono la prima causa di morte e di grave invalidità dei paesi industrializzati.
L’edizione del libro che ho è del 1992, ma nonostante alcune ingenuità legate al fatto che i bambini a cui era diretto sono ormai i genitori dei potenziali lettori, l’approccio continua a essere attuale e molti spunti possono essere utili agli educatori (genitori, nutrizionisti e insegnati).
Per leggerlo:
L. Magni, R. Luciani — Otto uffa e mezzo. Guida al vivere benissimo — Carthusia edizioni