Ogni tanto anche gli scienziati raccontano leggende. Sulla Dieta Mediterranea ce n’è una e Jeremiah Stamler la racconta spesso. È la leggenda di un uomo cretese, del quale si conoscono solo le iniziali — J.B. — che sembra sia vissuto fino a 120 anni.
J.B. seguiva un’alimentazione mediterranea, mangiava molta frutta e verdura, non fumava, camminava molto, beveva poco — un bicchiere di vino ogni tanto — non si interessava di politica, dormiva profondamente e quando faceva l’amore dava il meglio di sé.
J.B. è una leggenda, ma gli studi scientifici l’hanno in qualche modo avvalorata.
La Dieta Mediterranea, infatti, fa vivere a lungo.
Zuppa di ceci e calamari, spaghetti del Mediterraneo, minestrone, pasta e fagioli, sono solo alcune delle 40 ricette scelte dagli autori dall’opera di Ancel e Margaret Keys (Mangiare bene e stare bene con la Dieta Mediterranea) e rivisitate sulla base delle nuove ricerche scientifiche per un modello alimentare più sano, privilegiando cereali integrali e pseudocereali, riducendo la quantità di grassi, calorie e sale a favore di spezie ed erbe aromatiche; utilizzando tecniche di cottura veloce come lo sbianchimento (immergere per alcuni secondi o pochi minuti le verdure o le carni in acqua bollente per poi raffreddarle subito in acqua fredda e ghiaccio) per preservare le proprietà nutrizionali e i colori degli alimenti.
Da ciò scaturisce un libro dedicato a uno stile alimentare vario e bilanciato, la Dieta Mediterranea, che aiuta a perdere peso, prevenire patologie cardiovascolari, tumori, demenza senile e Alzheimer e a rallentare così i processi di invecchiamento.
Per approfondimenti:
S. Ruggeri, G. Rubini — La nuova Dieta Mediterranea — Gribaudo, 2014