Il lino è una pianta erbacea molto diffusa e tra le più utilizzate a scopo medicinale. Il suo consumo come alimento funzionale è in crescita grazie alla ricchezza dei suoi elementi.
Della pianta, infatti, si utilizzano i semi, maturi ed essiccati, che contengono circa il 30-45% di olio non volatile (principalmente acido linolenico, ma anche acido linoleico e oleico), il 25% di proteine e una piccola percentuale di mucillagini (3-6%).
Numerosi sembrano essere gli effetti benefici sulla salute e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, il diabete, il cancro, l’osteoporosi e le malattie autoimmuni. I semi di lino possono essere usati anche per alleviare i sintomi della menopausa grazie agli effetti modulanti dei fitoestrogeni e delle sostanze antinfiammatorie presenti. Dati osservazionali suggeriscono associazioni tra consumo di lino e diminuzione del rischio di cancro primario al seno. Studi hanno anche messo in evidenza che l’assunzione di semi di lino riduce anomali aumenti di glicemia, migliorando la sensibilità all’insulina in individui in sovrappeso o persone obese con pre-diabete.
I semi di lino possono essere acquistati e consumati come tali, ma anche come ingrediente in molti alimenti quali prodotti da forno, paste, succhi, preparazioni di carne e yogurt.
È un errore quello di tritarli: vanno consumati interi o schiusi. Possono essere assunti dopo i pasti in quantità pari a un cucchiaio (circa 20 grammi).
Attenzione alle controindicazioni: non devono essere assunti da soggetti allergici, in presenza di diverticoli, nei periodi pre-operatori e nelle sindromi occlusive e sub-occlusive intestinali.
È consigliabile inoltre chiedere al proprio medico se si stanno assumendo dei farmaci, in quanto potrebbero ridurne l’assorbimento e quindi l’azione.
Per approfondimenti:
- F. Firenzuoli – Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci – Tecniche Nuove, 2008
- Goyal A, et al. — Flax and flaxseed oil: an ancient medicine & modern functional food — J Food Sci Technol. 2014 Sep;51(9):1633-53. doi: 10.1007/s13197-013-1247-9
- Flower G, et al. — Flax and Breast Cancer: A systematic Review — Integr Cancer Ther. 2013 Sep 8;13(3):181-192
- Hutchins AM, et al. — Daily flaxseed consumption improves glycemic control in obese men and women with pre-diabetes: a randomized study — Nutr Res. 2013 May;33(5):367-75. doi: 10.1016/j.nutres.2013.02.012
Ottimi assunti come decotto nei casi di gastrite, un cucchiaio in circa 300 ml di acqua, lasciare in ebollizione per qualche minuto e poi bere ancora caldo (altrimenti gelifica e non si può piu bere!) dopo aver filtrato il tutto…. il sapore non è un gran che ma l’effetto benefico è garantito. .
Grazie Giancarlo per il tuo suggerimento. E’ bene però ricordare che in situazioni patologiche è necessario consultare il proprio medico.
perchè non si devonoi tritare?
Caro Andrea, grazie per l’interesse e per la domanda.
La contusione favorisce la disponibilità dell’olio in essi contenuto del quale,eventualmente, bisognerebbe tener conto per l’elevato peso calorico (500 Kcal per ogni 100 gr), eccessivo per un consumo quotidiano.
ok grazie del chiarimento 🙂