Il contenuto di carboidrati dichiarato sull’etichetta nutrizionale di un prodotto alimentare può agire sulla glicemia?
Si, ma relativamente. Se l’alimento contiene meno di 5 g di carboidrati per porzione, non avrà un effetto particolarmente evidente sui vostri livelli glicemici. Se la percentuale di carboidrati è uguale o superiore a 10 g, l’impatto glicemico sarà più o meno elevato a seconda dell’indice glicemico dell’alimento. Ma, sfortunatamente, l’apporto di carboidrati indicato nell’etichetta nutrizionale non fornisce indicazioni sul valore dell’indice glicemico, ma solo sulla quantità di glucidi presenti. Numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato che i regimi dietetici a elevato apporto di carboidrati e a elevato indice glicemico aumentano il rischio di diabete mellito di tipo II (in particolare nelle persone obese, affette da sindrome da resistenza all’insulina), di disturbi cardiovascolari e di alcune forme tumorali. Gli esperti sostengono che non solo la quantità, ma soprattutto la fonte dei carboidrati ha un ruolo determinante sulla glicemia.
Dagli autori del bestseller La rivoluzione del glucosio nasce un manuale che risponde a 101 domande sull’oscillazione della glicemia. Un testo utile soprattutto a coloro che soffrono di diabete mellito di tipo II, per imparare a comprendere i reali motivi dell’innalzamento o dell’abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue.
Gli autori rispondono in maniera concisa, chiara ed esaustiva per essere compresi da tutti e non solo dagli esperti del settore, offrendo un’esauriente panoramica su come tenere sotto controllo la glicemia.
Per approfondimenti:
J. Brand-Miller, K. Foster-Powell, D. Mendosa — 101 domande & risposte sulla rivoluzione del glucosio — Fabbri Editori, 2007