Pubblichiamo oggi l’articolo della dottoressa Chiara Mele, Biologa Nutrizionista, sull’olio di palma
Recentemente si sente parlare dell’olio di palma, della sua presenza in numerosissimi prodotti alimentari e del suo effetto sull’ambiente e sull’organismo umano.
L’olio di palma è un olio vegetale ricavato dalle palme da olio come le Elaeis guineensis, è prodotto a livello mondiale anche se i maggiori produttori sono l’Indonesia e la Malesia.
Perché se ne produce così tanto?
Il motivo della grande produzione di quest’olio è l’efficienza di rendimento della palma da olio, considerando la superficie coltivata: rispetto ad altri oli di uso comune (come l’olio di soia o di girasole) produrre olio di palma conviene perché rende di più.
Perché oggi se ne parla tanto?
Con il Regolamento della Commissione Europea 1160/2011 entrato in vigore il 13 dicembre 2014, in tutti i Paesi dell’Unione Europea si ha l’obbligo di specificare in etichetta il tipo di grasso usato nelle preparazioni dei prodotti alimentari, sostituendo così la generica dicitura «contiene grassi vegetali». Grazie a questo regolamento si ha conferma della presenza dell’olio di palma in tantissimi prodotti alimentari.
Perché tante polemiche?
L’avversione a questo prodotto è soprattutto di natura ambientalista. I campi delle palme da olio crescono a spese delle foreste; infatti queste vengono distrutte per dare spazio alle palme. Le conseguenze sono devastanti su numerose specie animali residenti in queste zone rase al suolo e si sottovaluta anche l’impatto negativo sulla salute del nostro pianeta.
Dal punto di vista salutistico e nutrizionale gli studi sono ancora controversi.
Si sa che l’olio di palma si presenta solido a temperatura ambiente, pertanto non ha bisogno di essere idrogenato evitando quindi la produzione di acidi grassi trans, pericolosi per la salute. Quest’olio contiene però acido palmitico: un acido grasso saturo responsabile dell’aumento dei livelli di colesterolo totale con conseguente rischio di patologie cardiovascolari. D’altro canto, numerosi studi confutano gli effetti dannosi dell’olio di palma sulla salute: esso infatti contiene anche acido oleico e acido linoleico, rispettivamente un acido grasso monoinsaturo e uno polinsaturo presenti anche in altri oli (l’acido oleico è il grasso più presente nell’olio d’oliva); questi hanno effetti benefici sull’organismo.
È riportata anche la presenza di vitamina A, vitamina E e polifenoli con funzioni antiossidanti. Un lavoro pubblicato sul «World Journal of Cardiology» conclude dicendo che l’olio di palma consumato come grasso incluso in una dieta sana e bilanciata non aumenta il rischio di patologie cardiovascolari. Inoltre, uno studio condotto da ricercatori brasiliani ha evidenziato l’effetto positivo della somministrazione di un’emulsione di olio di palma sul mantenimento del peso e sull’aumento dei livelli di incretine, ormoni che stimolano la secrezione di insulina.
Conclusione
È veramente necessario iniziare a consumare prodotti senza olio di palma? O è sufficiente seguire un’alimentazione sana e bilanciata, abbinata a un corretto stile di vita? Per non dimenticare le foreste e i suoi abitanti alcune organizzazioni hanno dato vita al Palm Oil Innovation Group, con lo scopo di spingere governi e imprenditori a migliorare le leggi in vigore e le condizioni di lavoro e di sfruttamento delle risorse naturali. Quello che possiamo fare noi consumatori è cercare, in etichetta, i prodotti per i quali è attestata la provenienza da una gestione responsabile dell’olio di palma. Non serve quindi smettere di mangiare tutti gli alimenti che contengono olio di palma, occorre solo diventare dei consumatori più attenti!
Fonti:
- Odia OJ, et al. — Palm oil and the heart: A review — World J Cardiol. 2015 Mar 26;7(3):144-9. doi: 10.4330/wjc.v7.i3.144
- Takeuti TD, et al. — Effect of the ingestion of the palm oil and glutamine in serum levels of GLP-1, PYY and glycemia in diabetes mellitus type 2 patients submitted to metabolic surgery — Arq Bras Cir Dig. 2014;27 Suppl 1:51-5
Quello che possiamo fare noi consumatori è cercare, in etichetta, i prodotti per i quali è attestata la provenienza da una gestione responsabile dell’olio di palma. !!!!
Io consumatore sull’etichetta vedo se é presente l’olio di palma , punto e basta ; cosa vuol dire e come posso verificare la provenienza responsabile dell’olio di Palma
Buongiorno Giorgio. Guardare l’etichetta è fondamentale, bravissimo. Per sapere se l’olio di palma proviene da coltivazioni sostenibili può verificare la presenza della certificazione RSPO (http://www.rspo.org/certification).