Uno studio pilota pubblicato sulla rivista «Nutrition & Diabetes» dimostra che il cervello può essere allenato a preferire cibi sani. La dipendenza dal cibo spazzatura non sarebbe dunque più una caratteristica comportamentale immodificabile.
Partendo dal concetto che l’obesità è correlata con un’iperattivazione del sistema di ricompensa verso cibi molto calorici e poco sani, si sono misurati (mediante risonanza magnetica) i cambiamenti indotti da una dieta sana ricca di fibre, proteine e alimenti a basso indice glicemico.
Dai risultati è emerso che i soggetti che hanno seguito la dieta proposta dagli studiosi (composta dal 50% di carboidrati, 25% di proteine e grassi e 40 g di fibra al giorno) avevano dei cambiamenti nelle aree del cervello dedicate all’apprendimento e alle dipendenze, risultando più sensibili ai cibi salutari e meno a quelli ipercalorici e dannosi per la salute.
La buona notizia è che questo circolo virtuoso si può innescare in soli sei mesi, portando alla rieducazione cerebrale che rende potenzialmente irreversibili i salutari cambiamenti comportamentali ottenuti.
Si tratta di uno studio con diversi limiti e debolezze e ha incluso un numero molto piccolo di soggetti, tuttavia prospetta una potente arma per il mantenimento della perdita di peso a lungo termine, che pare superi per potenza l’effetto ottenuto con il bypass gastrico (un intervento chirurgico attraverso il quale si diminuisce in generale la quantità di cibo ingerita, ma non ci si educa a mangiare in modo sano).
Per approfondimenti:
- Deckersbach T, et al. — Pilot randomized trial demonstrating reversal of obesity-related abnormalities in reward system responsivity to food cues with a behavioral intervention — Nutr Diabetes. 2014 Sep 1;4:e129. doi: 10.1038/nutd.2014.26
- ANSA.it — Cervello può essere “allenato” a preferire cibi sani