Sant’Agostino racconta nelle Confessioni di non fare troppa fatica per astenersi dal vino e dal sesso. Non si vergogna però di riconoscere che gli riesce meno nei confronti del cibo. Confessa anzi di lasciarsi andare volentieri ogni tanto perché “nel passare dalla molestia del bisogno all’appagamento della sazietà, proprio al passaggio mi attende insidioso, il laccio della concupiscenza. Il passaggio stesso è un piacere e non ve n’è un altro per passare ove ci costringe a passare il bisogno (Confessioni, X, 31, 44)”
Franco Riva, autore del libro Filosofia del cibo, insegna Etica sociale, Antropologia filosofica e Filosofia del dialogo a Milano. In questo libro affronta da un punto di vista antropologico e filosofico diversi argomenti che ruotano intorno all’alimentazione moderna. Il paradosso grasso-magro e le nuove prigioni del corpo sono tra i temi più toccanti. Il libro è ricco, inoltre, di spunti che pescano nella letteratura e nella storia e cita autori come Petronio, Cervantes, Goethe, Calvino, Novalis, Agostino. Leggere ogni tanto di alimentazione in termini umanistici, piuttosto che scientifici, ci aiuta a integrare il benessere del corpo con una mente aperta.
Per approfondimenti:
F. Riva — Filosofia del cibo — Castelvecchi, 2015