Bocconcini di pollo panati, bastoncini di pesce e ancora cotolette sono divenuti una costante tra le scelte che offrono i supermercati. È il caso di metterli nel carrello? Ragioniamo assieme.
A mio giudizio questi prodotti non raggiungono ancora la piena sufficienza per qualità nutrizionale. C’è ancora molta strada da percorrere per renderli ottimali e consigliabili per il consumo quotidiano. Tra le problematiche individuate da una lettura attenta delle etichette ho riscontrato:
- un eccesso energetico-calorico per porzione, ancor di più se addizionati di formaggi e affettati
- un marcato impoverimento di proteine nobili, la carne o il pesce rappresentano in genere poco più del 50% del prodotto laddove il resto del peso è colmato dalla panatura
- troppo sale, fino al 30% del fabbisogno quotidiano in una sola porzione
- prezzo troppo alto, identico per 100g di prodotto se non superiore a quello di carne e pesce di buona qualità.
Le etichette nutrizionali, inoltre, sono spesso poco leggibili e caotiche e per il fortunato che fosse in grado di interpretare con l’ausilio di una lente di ingrandimento la lista degli ingredienti, risulterà evidente che spesso la panatura non è fatta con il semplice pan grattato, ma ci sono ben altri ingredienti come, per esempio, amido di mais, fiocchi di patate, siero di latte in polvere. Questi prodotti sono, dunque, costituiti da farinacei e zuccheri ad alto indice glicemico che contribuiscono a farci ingrassare sovraccaricando il lavoro del pancreas con conseguenti picchi di insulina.
Sotto questo aspetto, mentre siamo convinti di mangiare un secondo piatto, mettiamo in atto reazioni metaboliche sovrapponibili a quelle indotte dal consumo di zuccheri.
Il contenuto di latte, inoltre, potrebbe non essere ben esplicitato per le persone allergiche o intolleranti.
La questione dei grassi in essi contenuti è, inoltre, sicuramente spinosa. L’olio extravergine di oliva non è presente (almeno nei prodotti analizzati), laddove potrebbero essere contenuti sotto la generica dicitura di “grassi vegetali” olio di palma, ricco di grassi saturi che non giovano al cuore o oli vegetali di bassa qualità, meno adatti alla cottura e che promuovono processi infiammatori.
Un’ultima importante considerazione sulla qualità delle carni. Alcuni di questi prodotti contengono carne separata meccanicamente, una sorta di poltiglia rosa ricavata dai brandelli di carne residuale che rimangono attaccati alle carcasse degli animali (per questo separate con procedure chimico-fisiche). È intuibile, quindi, che non si tratti di una carne di prima scelta.
Ricordiamo, inoltre, che questi sono prodotti di cui i bambini vanno ghiotti. C’è, infatti, un lavoro per aumentarne l’appetibilità: presenza di zuccheri semplici (destrosio e caramello) e sale, un mix agrodolce dall’effetto scatenante, in più una panatura croccante. In questo modo “una crocchetta tira l’altra”. Provare per credere? Io ci penserei su…
Questo articolo nasce dall’analisi comparativa tra 15 prodotti impanati di marche diverse acquistate nei supermercati
Per approfondimenti:
- Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione — Tabelle di composizione degli Alimenti — Edra. Medical Publishing & New Media, 2000
- P. Cappelli, V. Vannucchi — Chimica degli alimenti – Terza edizione — Zanichelli, 2009
- I würstel di pollo sono preparati spremendo le carcasse dei volatili — Il fatto alimentare. 2012 May 31
- Amadori i Cuor Leggeri: la nuova impanatura delle cotolette di pollo ha meno calorie ma ci sono aspetti da migliorare — Il fatto alimentare. 2011 Nov 25