OGM, staminali, clonazione, cibridi, sono solo alcuni temi caldi affrontati da Carlo Alberto Redi nel libro Il biologo furioso. Descrive il suo punto di vista, lancia delle provocazioni in maniera anche simpatica contro politici, Greenpeace, religiosi, perché per lui l’errore fondamentale è parlare senza conoscere, utilizzare concetti scientifici senza averli capiti. Spiega le sfide della biologia contemporanea e si confronta con le riflessioni etiche e filosofiche legate alle nuove sperimentazioni.
In Italia l’acronimo OGM è diventato organismi giornalisticamente modificati! È evidente che l’attuale dibattito sugli OGM soffre di forte componente emotiva, assenza di razionalità e scarsissima conoscenza, presenza di conflitto di interessi da parte degli attori del dibattito (da parte dell’impresa produttrice di OGM ma anche da parte di coloro che sostengono il solo uso dei prodotti bio, economicamente caratterizzati da un alto margine di profitto); insomma, è difficile affrontare le problematiche legate agli OGM su una base razionale e scientifica. Il differente approccio dell’opinione pubblica nei confronti degli OGM impiegati i diversi settori (diffidente o contraria all’impiego in campo agroalimentare; favorevole all’uso in ambito industriale, ambientale e biomedico) denota una mancanza di coerenza che soltanto l’aumento delle conoscenze e l’accettazione razionale dei dati disponibili può permettere di superare.
Da queste brevi parole è possibile comprende che l’autore, nonché scienziato, analizza con schiettezza e motivata indignazione i problemi che derivano della scarsa attenzione che il nostro Paese riserva alla cultura scientifica, in particolare a quella biologica.
Lo scopo di questo libro è quello di divulgare una corretta informazione ai cittadini, ai giornalisti e ai politici. Un obbiettivo ambizioso in una società dove
Si è creata una confusione di ruoli inaccettabile. Politici, filosofi, teologi e pensatori di varia estrazione si occupano di natura umana (che compete alla sola biologia) anziché di condizione umana, con un bagaglio di cultura biologica basata non su testi autorevoli e riconosciuti, ma sui titoli di giornali scandalistici e su convinzioni personali, pregiudizi ideologici e religiosi: fuori il curriculum!
Se avete ancora la voglia e la forza di arrabbiarvi, ma anche di approfondire le vostre conoscenze biologiche non vi rimane che leggere Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi.
Per approfondimenti:
C.A. Redi — Il biologo furioso – Sironi, 2011