Parliamo di cibo, leggiamo di cibo, sappiamo tanto di cibo, lo guardiamo cucinare, lo compriamo, lo sprechiamo. Viviamo in una società cibocentrica, ma sappiamo goderlo davvero? Forse è come per il sesso: quando se ne parla troppo lo si gode poco. Perché la verità è che al giorno d’oggi pochissimi cucinano davvero; i libri che si vendono di più sono quelli che insegnano a farlo sempre più velocemente e con ingredienti mediocri. Usiamo il cibo per premiare e per sedurre, per mandare messaggi, per punire. Saperlo mangiare è un altra cosa. Inutile negarlo, noi italiani a tavola siamo maleducati.
La cucina è un linguaggio, è comunicazione, è cultura. Essere educati a tavola significa trasmettere una buona immagine della nostra anima. Perché il nostro corpo parla di noi, soprattutto quando siamo distratti da posate, stuzzicadenti e dessert.
Per approfondimenti:
R. Schira — Il nuovo Bon ton a tavola — Salani Editore, 2012