Pubblichiamo oggi il contributo della dottoressa Sonia Croci, Biologa Nutrizionista, sui semi di sesamo
- Nome comune: sesamo
- Nome scientifico: Sesamum indicum
- Che cos’è: sono dei semi contenuti all’interno di piccoli frutti allungati della pianta del sesamo
- Dove si trova: è una pianta originaria dell’India e dell’Africa, ma oggi viene coltivata in molti altri Paesi
- Nutrienti: i semi di sesamo sono una vera ricchezza di nutrimento, infatti contengono calcio, ferro, acidi grassi essenziali, potassio, fosforo, magnesio, rame, selenio, zinco e acido folico.
Esistono tre tipologie di semi di sesamo: semi di sesamo bianchi, rossi e neri. I più diffusi sono quelli rossi e bianchi, mentre quelli neri sono più difficili da trovare.
Dai semi di sesamo bianchi si ottiene la tahina, ovvero il burro o la crema di sesamo, molto diffuso in oriente.
I semi rossi sono più ricchi di ferro mentre quelli bianchi di calcio.
Tutti e tre i tipi di semi contengono sesamina e sesamolina (lignani), che hanno un ruolo attivo nella riduzione della pressione sanguigna e dei livelli di colesterolo nel sangue.
Come per tutti i semi, il loro valore energetico è elevato; infatti 100 g di prodotto corrispondono a circa 600 kcal. Una porzione sufficiente è pari a circa 15 g, cioè 90 kcal.
Possono essere aggiunti a molte pietanze come lo yogurt e le insalate. Possono essere anche tostati per decorare il pane, i prodotti da forno e per formare delle croccanti panature.
Fonte:
Cardoso CA, et al. — The effect of dietary intake of sesame (Sesamumindicum L.) derivatives related to the lipid profile and blood pressure: a systematic review — Crit Rev Food Sci Nutr. 2016 Feb 6:0