Com’è possibile che negli Stati Uniti e nell’Occidente industrializzato metà della popolazione muoia perché mangia troppo, fuma troppo, beve troppo, è troppo sedentaria e cede a tante altre pulsioni, che pure riconosce come molto nocive? La risposta è semplice: controllarsi costa fatica, in particolare in un’epoca come quella attuale, quando possiamo avere, basta che lo vogliamo, più calorie, più sesso, più droghe, più distrazioni, più di tutto. […]
Facendo appello alla storia, alla filosofia, alla psicologia e all’economia, ma anche alla letteratura, al cinema e al teatro, Akst non si limita a descrivere le conseguenze — invariabilmente negative — dell’incapacità di darsi una disciplina, ma prova a fornirci gli strumenti necessari ad “allenare” e potenziare, proprio come fosse un muscolo, la nostra volontà.
In un’epoca di eccessi dove è possibile tutto, e il contrario di tutto, questo libro ci aiuta a creare un ordine nei pensieri e, di conseguenza, nei comportamenti. Una vera palestra per la nostra volontà. Una lettura utile per tutti, incluso chi sta seguendo un percorso dietetico e di educazione nutrizionale.
Per approfondimenti:
D. Akst — Elogio dell’autodisciplina — Mondadori, 2011