Pubblichiamo oggi il contributo della dottoressa Sandra Taliano, webmaster della Scuola di Ancel, che ci presenta il progetto del WWF “La Natura del Cibo, una sola Terra per nutrire il Pianeta”
Quello che consumi, consuma il pianeta
Imparando a ridurre la nostra impronta alimentare (foodprint) miglioriamo il nostro benessere attuale e futuro, conservando la ricchezza della vita sulla Terra. Le nostre scelte alimentari possono influire molto sullo stato di salute nostro e dell’ambiente.
Per garantire la salute a lungo termine del Pianeta si devono ridurre drasticamente gli impatti negativi
dell’agricoltura e della zootecnia.
Ecco le dieci regole che il WWF individua come punti chiave per un’alimentazione più rispettosa delle risorse del pianeta. Siete d’accordo su tutti i punti? Riuscite a rispettare nella quotidianità questo decalogo? Apparentemente sembrano semplici osservazioni di buon senso, ma, analizzandole più attentamente, trovo che non sia affatto banale essere virtuosi seguendo sempre tutte le dieci regole.
In ogni caso è importante interrogarci su questi temi e fare ogni giorno dei gesti concreti per raggiungere gli obiettivi di un consumo, non solo alimentare, più responsabile, con la consapevolezza che viviamo in condizioni privilegiate rispetto alla maggioranza della popolazione mondiale.
Mangia prodotti freschi, acquista prodotti tipici e sostieni l’economia locale, riduci le emissioni di CO2 limitando i trasporti.
La frutta e la verdura hanno una propria stagionalità, segui le stagioni riduci i costi per te e per il pianeta.
Limita le porzioni e il numero di volte in cui la mangi a settimana, consuma quella prodotta con zootecnia tradizionale e biologica e sostituiscila con proteine vegetali (es. legumi).
Dai priorità alle specie locali, rispetta la regola della taglia minima di vendita e diversifica le tue scelte.
Quasi 1/3 del cibo acquistato finisce nella spazzatura. Oltre alla perdita di denaro, sprecare ha un elevato impatto ambientale.
L’agricoltura biologica si basa sul rispetto dei processi ecologici, delle risorse (in primis suolo e acqua) e della biodiversità, eliminando l’uso di sostanze chimiche di sintesi.
Possiamo scegliere di acquistare merci con meno imballaggi che diventano un rifiuto da smaltire con alti costi a carico dell’ambiente.
Questi cibi richiedono molte risorse per essere prodotti e conservati e hanno un impatto elevato sull’ambiente. Contengono inoltre molti zuccheri, sali e grassi.
La migliore acqua da bere non si trova necessariamente in una bottiglia: se tuteliamo fiumi, laghi e falde idriche possiamo avere acqua potabile di qualità dai rubinetti di casa.
Oltre a riciclare quello che avanza in cucina, anche l’uso corretto dei fornelli può aiutare a non “bruciare” risorse.
Ho riportato integralmente il decalogo che fa parte delle pubblicazioni relative al progetto “La Natura del Cibo. Una sola Terra per Nutrire il Pianeta” realizzato dal WWF in occasione di Expo 2015 con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. È stato realizzato un opuscolo rivolto ai cittadini e distribuito in 100.000 copie, che chiama ad azioni di responsabilità anche gli agricoltori e l’industria. Inoltre, nell’ambito di un progetto educativo più vasto, il quaderno didattico propone a educatori e insegnanti delle scuole, quindi agli alunni, il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” e gli approfondimenti che il WWF considera più rilevanti a livello ambientale, educativo e culturale.
Per approfondimenti:
- Dépliant — La Natura del cibo – il decalogo [pdf 4.70 MB]
- Opuscolo — La Natura del cibo – opuscolo [pdf 1.38 MB]
- Quaderno didattico — La Natura del cibo – quaderno [pdf 6.10 MB]
- Sito del WWF Italia — Presentazione del progetto La Natura del cibo