Il cedro e la fragola
Una fragola venne rapita dalla bella montagna di Valvestino. Era la più rossa, la più turgida. Dopo un po’ di vicissitudini e sofferenze nella tasca del contadino, viene portata in una serra sul lago di Garda. Piccola in mezzo a limoni e cedri e soprattutto senza nessuno con cui parlare, la fragola pianse tutte le sue lacrime. Depositata di fronte ad un enorme cedro, veniva da lui stuzzicata, umiliata, le faceva sentire il suo misero volume e valore. Ma la fragola un giorno, dopo tanta sofferenza, presa da un moto di orgoglio disse «Io rappresento il frutto dell’arte del contadino, tu sei l’inevitabile natura. Il mio valore è inestimabile». E quella serra si riempì di piccole favole preziose, per la gioia del suo artista.
Non solo una raccolta di 49 storie bresciane su cibi e banchetti, ma una disamina storica sulla nascita e la diffusione delle fiabe e delle favole. Inevitabile l’intreccio con ciò che il cibo rappresenta nella cultura di tutti i popoli: la fame e le cuccagne, il piacere e il disgusto, la gastronomia e la scienza medica.
Per approfondimenti:
C. Boroni — Fiabe&Favole golose. Il cibo nella letteratura e nelle storie del territorio bresciano — La Compagnia della Stampa, 2009