- Nome comune: grano saraceno
- Nome scientifico: Fagopyrum esculentum, una pianta della famiglia delle Polygonaceae
- Che cos’è: uno pseudocereale, ovvero una pianta commercializzata come cereale ma che non appartiene alla famiglia delle Gramineae (più note come graminacee)
- Dove si trova: la coltivazione del grano saraceno abbraccia molti Paesi, passando per Russia, Cina e USA. In Italia è soprattutto un prodotto valtellinese
- Nutrienti: è un alimento ricco di moltissimi nutrienti — minerali come il selenio, lo zinco e il ferro; vitamine del gruppo B; proteine con spettro amminoacidico completo; fibre
Il grano saraceno è uno pseudocereale, ovvero è un prodotto che può essere considerato un primo al pari della pasta o del riso, ma che non ha nulla a che fare con le graminacee da cui in genere i primi derivano: l’alimento più vicino al grano saraceno infatti è il rabarbaro.
Utilizzare il grano saraceno nella dieta è un’ottima idea: è un alimento completo dal punto di vista proteico (non presenta carenze amminoacidiche come invece i cereali e i legumi e ha una buona quantità proteica per 100 g di prodotto), è una fonte inestimabile di minerali e vitamine (tra cui il ferro e lo zinco, importanti soprattutto in caso di diete vegetariane) ed è un’eccellente fonte di fibre. Inoltre è totalmente privo di glutine, cosa fondamentale per chi è celiaco.
Suggerisco di utilizzarlo almeno una volta a settimana in caso di dieta onnivora, più di due volte a settimana in caso di dieta vegetariana o vegana e di basare i primi su di esso e sugli altri pseudocereali (amaranto e quinoa) in caso di celiachia.
Bibliografia