Secondo un’indagine condotta da Coldiretti sui consumi degli italiani nel primo bimestre 2014, la crisi metterebbe a serio rischio la nostra dieta mediterranea. Crollano i consumi della pasta (-5%), dell’olio extravergine di oliva (-4%), del pesce (-7%), della verdura e della frutta fresca (-4%). Per la frutta e la verdura, in particolare, si stima che il consumo medio di un’intera famiglia sia inferiore a un chilogrammo al giorno. Ben al di sotto dei 400 g a persona consigliati dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Gli italiani, inoltre, sarebbero “costretti” ad acquistare nei discount e la spesa complessiva alimentare per l’intera famiglia si sarebbe ridotta del 30%, raggiungendo il tetto minimo negli ultimi quindici anni.
La mistificazione della dieta mediterranea è già avvenuta da tempo e molti banalizzano il nostro stile alimentare con solo consumo di pane, pasta e pizza, come descritto ad esempio in Abbasso la dieta mediterranea, una discutibile disamina delle nostre tradizioni a firma di Paolo Guzzanti. Il citato libro attribuisce alla dieta mediterranea e al consumo dei carboidrati raffinati in eccesso (considerati impropriamente come i cibi caratterizzanti), la causa di obesità, diabete e incrementata mortalità.
Il reale significato di dieta mediterranea è invece diverso e per ripassare un ricettario che realmente descriva le nostre tradizioni, invito alla lettura e alla messa in pratica degli insegnamenti dello storico libro Mangiar bene e star bene (con la dieta mediterranea), scritto a quattro mani da Ancel Keys e sua moglie Margaret. Di pane, pasta e pizza quasi nessuna traccia, mentre abbondano minestre con cereali integrali, pesce, legumi, carni bianche, verdure, ortaggi, frutta e dolci a base di frutta.
La crisi è l’unico responsabile del cambiamento delle nostre tradizioni alimentari? La risposta è discutibile. L’allontanamento dalla tradizione mediterranea è avvenuto ancor prima dall’attuale crisi, radicandosi nei nostri gusti e nella nostra cultura. L’occidentalizzazione delle abitudini alimentari italiane, con diffusione dei fast food e del cibo spazzatura, l’onnipresenza di carne e affettati, ne sono un esempio. Una parte di responsabilità è anche da attribuire all’industria alimentare, che per anni ha sollecitato e solleticato i nostri acquisti attraverso l’esaltazione del gusto, piuttosto che basandosi sulla produzione e distribuzione di prodotti salutistici, come ben descritto nel recente libro Grassi, dolci, salati.
È davvero la crisi quindi che non ci fa portare più la frutta in tavola? Una merendina e un frutto hanno prezzi sovrapponibili, ma sfido qualsiasi bambino, posto di fronte a una scelta, a preferire e sbucciare il secondo.
Vorrei lanciare una sfida: trasformare questa crisi in un’opportunità. Potremmo riscoprire sobrietà e semplicità delle nostre tradizioni, che in passato hanno guidato le nostre scelte per necessità, e che invece poi si sono rivelate il punto di forza della nostra salute.
Va evidenziato, inoltre, che la crisi economica ha determinato anche la riduzione del consumo di prodotti precotti e impanati o di cibi pronti, spostando i nostri acquisti verso le materie prime fresche. Le carni bianche vengono oggi preferite alle rosse. Le uova sono più di frequente un’alternativa a carne e affettati e ci auguriamo che questa tendenza interessi presto anche i legumi. Non tutto ciò che proviene dalla crisi è negativo. Allo stesso modo il discount è da considerare una libera scelta di chi decide di acquistare prodotti di case che non investono in pubblicità, un luogo di acquisto che come i supermarket, offre prodotti buoni e anche scelte di minore qualità.
Una cena con cereali integrali, legumi e verdure è tutt’altro che costosa, così come tornare a fare merenda con un frutto o con una fetta di pane, pomodoro e olio. Il tutto acquisirebbe più valore se sostenuto da una profonda opera di educazione nutrizionale e alla salute da parte delle istituzioni, delle scuole e delle famiglie.
Proviamo?
Fonti:
- Coldiretti
- P. Guzzanti — Abbasso la dieta mediterranea — Aliberti, 2009
- A. Keys — Seven countries — Harvard University Press, 1980
- Sofi F, et al. — Adherence to Mediterranean diet and health status: meta-analysis — BMJ. 2008 Sep 11;337:a1344. doi: 10.1136/bmj.a1344
- Sofi F, et al. — Accruing evidence on benefits of adherence to the Mediterranean diet on health: an updated systematic review and meta-analysis — Am J Clin Nutr. 2010 Nov;92(5):1189-96. doi: 10.3945/ajcn.2010.29673
- A e M. Keys — Mangiar bene e star bene — Piccin-Nuova Libraria, 2009
- M. Moss — Grassi, dolci, salati — Mondadori, 2014