Ognuna di queste ricette è una scommessa su un’altra morale possibile, su una morale edonista alla portata di coloro che credono in una felicità immediata, basata sull’uso e persino sull’abuso di saggezze innocenti: saper cucinare, saper mangiare, cercare di imparare ad amare.
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Mangiare bene, e bere ancor meglio, rilassa gli sfinteri dell’anima, sconvolge i punti cardinali della cultura repressiva e prepara alla comparsa di una comunicabilità che non va sprecata.
Lo scrittore e gastronomo, anche se è stato più famoso come giallista, Manuel Vázquez Montalbán, ha raccolto e commentato in questo libro una serie di ricette adatte ad aprirsi in un rapporto d’amore che esalta tutti i sensi umani. Partendo da ingredienti, talvolta banali come pane e pomodoro, per arrivare alla conquista di amori di ogni tipo.
Per chi vuole leggerle:
M.V. Montalbán — Ricette immorali — Feltrinelli, 1992