Pubblichiamo oggi il contributo del dottoressa Manuela Fè, Biologo Nutrizionista, sullo stress ossidativo
I radicali liberi sono specie chimiche reattive con un elettrone spaiato che si generano sia in seguito a fattori esterni (inquinanti alimentari, atmosferici, fumo di sigaretta, radiazioni…), sia per reazioni fisiologiche che avvengono nel nostro organismo.
Tendenzialmente ci si riferisce ai radicali liberi come a sostanze dannose che partecipano ai processi di invecchiamento e a numerose patologie, tra le quali ricordiamo l’ipertensione, l’aterosclerosi, l’artrite reumatoide, le malattie neurodegenerative, il diabete e i tumori. In realtà però i radicali liberi hanno anche un ruolo fisiologico nell’omeostasi cellulare, importanti per il buon funzionamento di molte reazioni organiche.
La cosa più corretta è quindi mantenere livelli ottimali di queste sostanze, evitandone una sovrapproduzione che, se non adeguatamente bilanciata dai sistemi di difesa antiossidante, può causare uno stress ossidativo all’organismo.
Gli effetti tossici dei radicali liberi possono essere duplici: danno diretto a strutture cellulari — come ad esempio lipidi di membrana, proteine e acidi nucleici — ma anche alterazioni fisiologiche dovute alla loro interferenza nelle regolazioni enzimatiche.
Il miglior modo per combattere gli effetti negativi dell’eccesso di queste sostanze sembra quindi quello di regolarne i livelli e non solo di sopprimerli.
È dimostrato che lo stress ossidativo aumenta con l’età e con uno stile di vita scorretto (fumo di sigaretta, sedentarietà, cattiva alimentazione); è strettamente associato al processo di invecchiamento e, come si è detto, all’insorgenza di numerose patologie.
Il cervello, in particolare, è molto suscettibile al danno da radicali liberi perché consuma molto ossigeno. Inoltre è povero di antiossidanti e contiene una percentuale molto elevata di lipidi sensibili al danno da radicali liberi.
Il nostro organismo possiede sistemi antiossidanti di difesa, in grado di neutralizzare l’eccesso di radicali liberi. Tra questi, quelli enzimatici sono la glutatione perossidasi, la catalasi e la superosssido dismutasi. Questi sistemi endogeni da soli, però, possono non essere in grado di assicurare o mantenere livelli ottimali di radicali liberi, soprattutto se la produzione di questi ultimi aumenta in seguito all’età o per fattori ambientali. In queste situazioni diventa particolarmente importante aiutare il nostro organismo con un’alimentazione corretta.
Una dieta ricca di alimenti vegetali riduce il rischio di patologie legate allo stress ossidativo, negli alimenti di origine vegetale sono infatti presenti molecole bioattive denominate fitochemicals (composti fitochimici), la maggioranza dei quali ha il potere di contrastare i danni da radicali liberi, aiutando quindi il nostro organismo a combattere l’eccesso di specie chimiche dannose.
La frutta, la verdura, ma anche gli oli vegetali spremuti a freddo, la frutta secca, le erbe e le spezie sono ottime fonti naturali di antiossidanti.
Per quanto riguarda l’impiego di integratori di queste preziose sostanze, bisogna avere una certa cautela per non perturbare i delicati equilibri cellulari e perché in molti casi mancano ancora sufficienti studi in vivo che ne provino l’efficacia.
L’assunzione di alimenti naturali, invece, assicura sempre quantità equilibrate e maggiormente biodisponibili di queste sostanze benefiche, tra cui rientrano i polifenoli, tanto che da studi epidemiologici emerge come alcuni tipi di frutta e verdura abbiano un ruolo protettivo nei confronti di certe patologie, anche se ancora si devono raccogliere maggiori dettagli sugli esatti processi coinvolti.
La migliore strategia risulta quindi quella di evitare l’eccessiva formazione di radicali liberi attraverso uno stile di vita salutare e una dieta ricca di fonti antiossidanti e che elimini l’uso diffuso di cibi raffinati, poveri in micronutrienti e troppo ricchi di energia che contribuiscono a rendere inadeguato l’apporto di vitamine, minerali e composti fitochimici della dieta occidentale moderna.
Per Approfondimenti:
- Polisak B — Strategies for Reducing or preventig the generation of oxidative stress — Oxid Med Cell Longev. 2011;2011:194586. doi: 10.1155/2011/194586
- Rahman K — Studies on free radicals, antioxidants, and co-factors — Clin Interv Aging. 2007;2(2):219-36