Dalla sua descrizione, la cellulite rimane una delle grandi sfide della medicina.
È una condizione che colpisce maggiormente le donne bianche; infatti gli ormoni, la struttura fisica e le abitudini di vita giocano un ruolo importante nella sua insorgenza.
La distribuzione anatomica della cellulite segue quella del tessuto adiposo e si localizza maggiormente a livello gluteo femorale, presentandosi con il classico aspetto “a buccia d’arancia”. Si tratta di un problema complesso che coinvolge la circolazione venosa e linfatica e il tessuto sottocutaneo; la sua insorgenza ha innumerevoli cause ma incidono particolarmente la familiarità, la sedentarietà, i disordini mestruali, l’assunzione di alcuni farmaci, uno stile di vita poco salubre e, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non è così strettamente associata al sovrappeso, presentandosi anche in soggetti molto magri.
Per capire cosa è meglio fare dal punto di vista dell’attività fisica la Scuola di Ancel ha chiesto a un professionista preparato in materia: il dottor Lorenzo Riela (Dottore in Scienze motorie — Preparatore fisico).
Anche Lorenzo conferma che l’attività fisica, come lo stile di vita, deve essere vista soprattutto come una potente arma di prevenzione, secondo poche semplici regole.
- La prima è la regolarità e la durata con cui si fa sport; 30-40 minuti per tre volte alla settimana, ben distribuiti, sono sufficienti per portare a un miglioramento generale delle capacità cardiocircolatorie e respiratorie favorendo la circolazione periferica.
- Meglio iniziare camminando, un buon allenamento riduce i tempi di smaltimento del lattato e migliora la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti; per essere efficace la camminata deve essere lunga e veloce, come se si fosse in ritardo a un appuntamento.
- Fondamentale è un corretto appoggio plantare; il piede è infatti sede di delicati sistemi vascolari (triangolo della volta e soletta venosa di Lejars) responsabili del ritorno venoso. Questi equilibri possono venire alterati da posture scorrette o dal frequente utilizzo di calzature troppo strette o con tacchi alti.
- Può essere utile seguire un programma di tonificazione generale che preveda l’utilizzo di esercizi a carico naturale, di pesi liberi o di attrezzature isotoniche (attrezzi da palestra che consentono un movimento guidato dei pesi, utilizzate per allenare specifici gruppi muscolari) a seconda dell’esperienza e delle preferenze del soggetto. È utile usare carichi leggeri per un numero di ripetizioni che, sia pur elevato, non affatichi eccessivamente il muscolo.
- Al termine della seduta sportiva è importante rilassare correttamente i muscoli abbinando esercizi di controllo respiratorio e stimolare la mobilità del piede con movimenti di tipo propriocettivo (ossia un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità, al fine di ottenere nuovamente un ottimale controllo della postura e delle articolazioni interessate).
- Se si sta molto tempo seduti non tenere sempre le gambe accavallate, mentre se si sta lungamente in piedi è bene cercare di non stare sempre fermi.
- Rispettare i tempi del riposo.
- Approcciarsi allo sport con un atteggiamento sereno e motivato, fiduciosi che funziona davvero.
Dal punto di vista dell’alimentazione le regole sono ugualmente semplici, ma è importante dire che non esistono cibi o integratori magici, ciò che conta è la salubrità di quello che mettiamo in tavola tutti i giorni.
Oltre a bere abbondante acqua naturale, non lesiniamo con frutta e verdura che vanno ad aggiungere acqua, vitamine e sali minerali alla nostra dieta; togliamo senza esitazione invece gli alcolici, le bibite dolci e i troppi caffè. Riguardo al sale è sufficiente quello presente naturalmente nei cibi, come anche è importante evitare gli zuccheri semplici.
Se la cellulite è già presente si può lavorare in modo sinergico abbinando, ove necessario, una graduale riduzione del peso corporeo, l’utilizzo di creme specifiche, un massaggio drenante e l’abitudine a utilizzare alimenti dalle proprietà rimineralizzanti, tonificanti e favorenti la circolazione. Un buon aiuto può venire dalle alghe, alimenti a tutti gli affetti, dal gusto gradevole e facili da preparare, consumate fin dall’antichità dalle popolazioni costiere. Sebbene siano tipiche dei paesi orientali, si trovano tranquillamente anche in Italia, nelle erboristerie e nei negozi specializzati in alimenti biologici.
Ecco una facile ricetta autunnale che prevede l’uso di alga kombu o wakame e richiede soli 25 minuti di preparazione.
Zuppa di miso con verdure miste
Ingredienti per 4 persone
- 10 cm di alga kombu o wakame (dunque 2,5 cm a persona)
- 3 cipollotti
- 1 carota media
- qualche cima di broccolo
- qualche foglia di bietola
- 3 cucchiaini di miso di sola soia
- 1 pezzetto di zenzero
Preparazione
Lavare l’alga e farla a pezzetti. Mondare e lavare le verdure. Tritare i cipollotti, compresa la parte verde (di questa tenerne un cucchiaio da parte); metterli con l’alga in 800 ml di acqua. Aggiungere la carota tagliata a lamelle sottili, il broccolo a fettine sottilissime, la bietola a striscioline e fare bollire per 3-4 minuti.
In una tazza sciogliete il miso con un po’ del brodo ottenuto, rimetterlo nella pentola e togliere subito dal fuoco mescolando bene (il miso non deve assolutamente bollire).
Versare nelle ciotole individuali, aggiungere a ognuna 1 cucchiaino di zenzero grattugiato, del cipollotto tritato e servire immediatamente.
Le alghe sono tra gli alimenti più ricchi di iodio (in modo particolare la kombu), il cui fabbisogno giornaliero è di 150 microgrammi. Dosi prolungate molto superiori o molto inferiori possono avere ripercussioni sulla tiroide per cui il consiglio è quello di consumare le alghe non più di due o tre volte a settimana (una la kombu), magari variandone il tipo e inserendole sempre in un’alimentazione complessivamente varia ed equilibrata.
Fonti:
- E. Fox, R. Bowers, M. Foss — Allenare allenarsi — Il Pensiero Scientifico, 2005
- Al-Bader T, et al — Effect of cosmetic ingredients as anticellulite agents: synergistic action of actives with in vitro and in vivo efficacy —J Cosmet Dermatol. 2012 Mar;11(1):17-26. doi: 10.1111/j.1473-2165.2011.00594.x
- Rawlings AV — Cellulite and its treatment — Int J Cosmet Sci. 2006 Jun;28(3):175-90
- La ricetta è tratta da: U. Veronesi, M. Pappagallo — Verso la scelta vegetariana — Giunti, 2012