In molti si mettono ai fornelli solo perché costretti. Vero è che spesso è necessario ricorrere alla rapidità del forno a microonde e dei cibi precotti ma, una volta tanto, cerchiamo di goderci un momento di calma creatività in cucina.
Cucinare con un atteggiamento sereno aiuta a preparare piatti più sani, ci fa scegliere i migliori ingredienti, i condimenti di qualità e le cotture più salutari. Più gli ingredienti sono invece scadenti e più devono essere elaborati, conditi e stracotti per essere resi accettabili.
Possiamo prendere esempio dal Giappone dove è tradizione preparare delle zuppe che possono essere servite durante tutto il pasto o anche rappresentare la portata principale.
Zuppa di miso con erba cipollina
Ingredienti per 4 persone
- 2 cucchiai di miso d’orzo
- un ciuffo di erba cipollina tagliata finemente
- 200 g di cavolfiore a cimette
- 1 cipolla bianca novella
- 1 carota
- 1 gambo di sedano
- 1 pezzetto di alga wakame ammollata e tagliata a pezzettini
- 1/2 cucchiaio di zenzero grattugiato
- olio extravergine di oliva
- sale marino integrale
Preparazione
Tagliare la cipolla e il sedano a fettine, la carota a dadini e farli saltare in un tegame con poco olio e un pizzico di sale.
Aggiungere una tazza di acqua fredda per persona, l’alga, coprire, portare a bollore e cuocere a fuoco lento per 15 minuti.
Unire le cimette di cavolfiore e proseguire la cottura per altri 15 minuti.
Spegnere la fiamma, prelevare un po’ di brodo della zuppa e versarlo in una scodella, scioglierci il miso, aggiungere lo zenzero e tornare a versarlo nella zuppa. Unire al tutto l’erba cipollina, mescolare e lasciare riposare qualche minuto prima di servire.
Il miso è un condimento usato diffusamente in Giappone. Si presenta come una pasta densa e ha un sapore molto deciso e salato; è ottenuto facendo cuocere e fermentare la soia insieme a sale e cereali (riso o orzo); l’agente fermentante è il fungo Aspergillus oryzae, utilizzato anche per la produzione del sake. Il miso può essere una valida alternativa ai dadi da brodo, ma va comunque usato con moderazione per l’elevato contenuto di sodio. In commercio si può trovare il miso bianco (fermentazione breve, con riso e poco sale) e il miso rosso (lunga fermentazione, con orzo e a lunga conservabilità).
Le alghe sono tra gli alimenti più ricchi di iodio il cui fabbisogno giornaliero è di 150 microgrammi; dosi prolungate molto superiori o molto inferiori possono avere ripercussioni sulla tiroide per cui il consiglio è quello di consumare le alghe non più di due o tre volte a settimana (una sola la kombu in quanto è quella più ricca di iodio), magari variandone il tipo e inserendole sempre in un’alimentazione complessivamente varia ed equilibrata. Le alghe, come tutti gli alimenti ricchi di iodio, vanno invece evitate da coloro che stanno preparando una radioablazione della tiroide.
Fonti:
- I. Bertini, M. Giampietro, A. Lugli — Alimenti ed erbe per la salute e il benessere — Il Pensiero Scientifico, 2011
- La ricetta è tratta da: A. Villarini, G. Allegro — Prevenire i tumori mangiando con gusto — Sperling & Kupfer, 2010