Nel pieno della rinascita primaverile, i campi e i vasi (ahimè) si riempiono di ortiche. Sulla Scuola di Ancel, nell’articolo L’amica dell’uomo, alias: l’ortica, ne erano già state descritte le proprietà. Ma non potevo non citare questo libro che contiene una quarantina di ricette diverse, per la maggior parte semplicissime, per utilizzare l’ortica in cucina.
La impariamo a riconoscere subito, da bambini, quando giocando all’aperto ci sentiamo pungere a tradimento dalle sue foglie verde scuro, all’apparenza così innocue; spesso la consideriamo un’erbaccia e la associamo mentalmente ai terreni incolti, alle macerie, alle rovine.
Chi si interessa di agricoltura biologica ne conosce l’uso come macerato per le piante, nutriente e disinfettante; chi ha passione per l’erboristeria la ritrova in tisane e decotti drenanti, cicatrizzanti, contro la caduta dei capelli e per la produzione di latte; chi prova curiosità per la storia e il folklore la associa al mondo oscuro delle streghe, delle fiabe, degli scongiuri e dei sortilegi.
Chi, infine, apprezza l’arte di combinare i sapori e gli aromi, sia come registrati nel tempo dalle diverse cucine regionali, sia come continua sperimentazione, troverà nell’ortica una pianta preziosa per le sue qualità organolettiche, la sua versatilità, la sua ricchezza nutrizionale.
La più semplice?
Spaghetti piccanti ortica e pinoli
Ingredienti
- una manciata di cime d’ortica
- 300 g di spaghetti
- olio extravergine d’oliva
- peperoncino
- 40 g di pinoli
- sale
Preparazione
Lavare, bollire, strizzare bene e tritare finemente l’ortica.
In una casseruola far dorare uno spicchio d’aglio, poi toglierlo.
Aggiungere un pizzico di peperoncino, i pinoli tritati, l’ortica e fare insaporire bene.
Cuocere al dente gli spaghetti e condirli con il preparato.
Attenzione, le ortiche vanno colte con i guanti perché perdono il loro potere urticante solo dopo l’immersione in acqua calda!
Per approfondimenti:
- I. Ferrara — La tavola antica. Ricette all’ortica — Maria Pacini Fazzi Editore, 2007