Sebbene un’alimentazione scorretta e non adeguata possa influire negativamente sulla prestazione, non esiste un nutriente o una qualche sostanza miracolosa che possa sostituirsi alle caratteristiche geneticamente determinate dell’atleta e a un allenamento ben programmato e ben condotto. Queste considerazioni possono apparire piuttosto scontate, ma le mode e le credenze attuali, il culto del fisico e dell’estetica, spingono spesso l’individuo, che si avvicina all’attività sportiva con l’obiettivo di trasformare il proprio aspetto secondo i modelli del momento, a cercare soluzioni alimentari “facili” che possano porre rimedio ai tanti anni di inattività e di vita sedentaria, ma soprattutto che siano in grado di sostituirsi all’impegno costante di un allenamento giornaliero intenso e faticoso. Allo stesso modo, nello sport di alto livello il desiderio di successo e la conseguente necessità di migliorare la prestazione sono motivazioni altrettanto valide che spingono gli atleti a sperimentare continuamente nuove “formule alimentari” e a ricercare nuovi integratori che possano miracolosamente trasformarli in campioni invincibili. Così l’inscindibile binomio attività fisica-nutrizione, in cui è la prima a condizionare la seconda, viene spesso frainteso e l’alimentazione viene a essere considerata un fattore di primo piano nel condizionare lo sviluppo delle masse muscolari e nel portare a livelli massimi la propria prestazione atletica.
Michelangelo Gampietro, nel suo libro L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport, ci ricorda che il segreto per una buona attività fisica è l’allenamento, intenso e faticoso, seguito da un’alimentazione corretta. Non esiste un trucco, un integratore, che renda le cose più facili, semplicemente l’alimentazione deve regolarsi sull’allenamento.
In generale, un ottimo libro per saperne di più su alimentazione e attività fisica, scritto in maniera magistrale dal professor Giampietro, chiaro ed esauriente.
Per approfondimenti:
M. Giampietro — L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport — Il Pensiero Scientifico, 2005