Stefano Miglietti è un imprenditore bresciano di 45 anni, padre di tre figli.
Pratica sport da sempre: tennis a livello agonistico, rugby, alpinismo e sci alpinismo.
Tutto nasce dalla passione per la montagna e la natura. Lo scopo che spinge Stefano a queste sfide è quello di stare in luoghi incontaminati, non tanto la corsa in sé. Si tratta di un suo percorso, del tutto personale.
Le sfide estreme iniziano nel febbraio del 2003 quando partecipa, arrivando quinto, alla manifestazione Susitna 1001, una gara podistica di 160 km tra i ghiacci dell’Alaska.
A dicembre dello stesso anno attraversa il deserto libico del Murzuq, 380 km in sei giorni.
Due anni dopo, a febbraio del 2005, vince la Yukon Artic Ultra2, una corsa di 530 km in mezzo ai ghiacci del Canada, con temperature anche di -40°C.
A gennaio del 2006 compie un’impresa ancora ineguagliata: attraversa in cinque giorni e un’ora i 435 km del deserto egiziano The Great Sand Sea in completa autosufficienza, trainandosi un carretto con tutto il necessario per la sopravvivenza.
A dicembre del 2006 attraversa il deserto egiziano Gilf Kebir, percorrendo 340 km in tre giorni e cinque ore, correndo quindi a una media di 9 km/h.
A dicembre 2007 vince assieme a Chicco Ghidoni la Yukon Artic Ultra, stabilendo il record assoluto della gara: cinque giorni e sei ore per percorrere l’intero tragitto della categoria “320 miglia”, con temperature spesso vicine ai -40°C e trainando una slitta di 20 kg.
A settembre 2008 attraversa il deserto egiziano detto Kharafish, il suo quarto deserto, percorrendo 200 km in 44 ore; per compiere questa impresa, mai tentata da nessuno, Stefano ha marciato anche di notte, riposando pochissimo.
A gennaio 2011 stabilisce il record del mondo delle dieci maratone consecutive toccando tre deserti egiziani: il Black Desert, il White Desert e il Great Sand Sea. Sono 422 km in 52 ore e 30 minuti, senza riposo, abbassando di venti ore il precedente record dell’atleta americano Dean Karnazes.
Ed è di poche settimane fa l’ultima incredibile esperienza di Stefano: la traversata della depressione del Qattara in Egitto, 250 km in 38 ore, senza acqua né cibo. Ed è proprio questo aspetto che mi ha incuriosito e mi ha spinto a contattarlo.
Nell’attesa di leggere l’intervista, che verrà pubblicata domani, vale davvero la pena visitare il sito dell’associazione sportiva dilettantistica Avventurando3, dove sono descritte nel dettaglio (con fotografie, filmati e diari di viaggio) tutte le avventure di Stefano Miglietti, detto il Miglio.
Una cosa importante: il ricavato delle diverse avventure è donato in beneficenza.
Per approfondimenti:
- Susitna 100 — Competizione su sentieri gelati dell’Alaska
- Yukon Artic Ultra — Competzione tra i ghiacci del Canada
- Avventurando — Associazione sportiva dilettantistica
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