L’Expo 2015 è un’occasione per tutti per riflettere sul ruolo del cibo.
Ma quando lo fanno i ragazzi, si scoprono aspetti inattesi e dimensioni particolari. Con il racconto riescono a esprimere verità che noi professionisti non riusciamo a raggiungere. Come in questo esempio, tratto dal libricino Nutrire il corpo, nutrire l’anima, risultato di un concorso letterario per ragazzi.
Il vecchio cominciò col portarla in un praticello dove le porse una fragola, Mia si chiese che cosa avrebbe dovuto fare e l’uomo le rispose che prima di assaggiare i sogni bisognava imparare a gustare il cibo concreto e visto che come primo passo doveva ripensare a tutto quello che, per colpa dell’animo sognatore, aveva perso, le aveva proposto di farlo mangiando una fragola. Credendo che fosse un’impresa da niente Mia si buttò a capofitto ripensando a cosa avrebbe dovuto perdere per colpa dei sogni, all’inizio trovò il compito inutile, ma poi si rese conto che molte volte non era stata attenta a battute che l’avrebbero fatta sbellicare dalle risate, inviti a feste a cui non aveva mai partecipato, paesaggi immensi che non aveva mai osservato a fondo… Dopo essere rimasta sorpresa da quello che era riuscita a fare, masticando una fragola, era certa che mangiando sogni sarebbe cambiata in meglio, pronta per affrontare la vita. Mia era decisa a rivoluzionare la sua esistenza.
Non posso che fare i complimenti a tutti, anche se cito solo il racconto di Rosa Fiorentini.
Se volete scoprire la storia e leggere anche tutti gli altri racconti, potete consultare il sito dell’associazione Franco Agostino Teatro Festival.