La storia delle spezie si perde nella notte dei tempi. Gli uomini primitivi le usavano per le loro proprietà antimicrobiche, i Fenici come oggetto di baratto. […] Storicamente le spezie hanno avuto un ruolo importante sin dalla loro scoperta e da sole giustificavano l’apertura di nuovi canali commerciali. Ma sono stati gli Arabi i veri iniziatori all’utilizzo delle spezie e alla loro diffusione. […] Le spezie da sempre ammaliano, al punto che è stata loro attribuita persino una valenza afrodisiaca. Vero o non vero, di certo aromatizzano e colorano con vivacità molte pietanze, stimolando molti sensi. Senz’ombra di dubbio il gusto, l’olfatto, la vista e forse anche altri… Non a caso le chiamano anche “droghe”. Più spesso di quanto si creda il loro ruolo è fondamentale nella preparazione di molti piatti. Ma il troppo, si sa, stroppia. Qualunque eccesso è nocivo e le spezie hanno lo specifico ruolo di assecondare ed esaltare gli ingredienti che accompagnano, non di soffocarli, armonizzandosi in un giusto equilibrio di sapori.
L’autrice ha raccolto una notevole varietà di ricette speziate in uso dal Marocco all’India attingendo a diverse culture, credi religiosi e tradizioni.
Nulla è stato trascurato, dagli orti alle granaglie, dalla fragranza del pane alla carne e alle frattaglie, fino ai profumi del giardino: «olfatto e gusto, due sensi inseparabili ma dotati di vita propria che risvegliano nella memoria ricordi e sensazioni persi nel tempo».
Per approfondimenti:
L. Pliteri – Cannella e zafferano – Ponte alle Grazie, 2011