L’aspartame è un dolcificante artificiale, classificato internazionalmente con la sigla E951. Dal punto di vista chimico è composto da due aminoacidi (acido aspartico e fenilalanina). Pur essendo dotato delle stesse calorie dello zucchero (a parità di peso) è circa 200 volte più dolce e quindi si possono utilizzare dosaggi molto bassi per ottenere la stessa sensazione di dolcezza. Sintetizzato per la prima volta nel 1965 e autorizzato dall’FDA come dolcificante per bevande nel 1983, è sempre stato oggetto di continue controversie sulla sua sicurezza.
In realtà, sinora tutte le review di sicurezza effettuate in Europa (2002 e 20061) hanno sempre confermato l’innocuità dell’aspartame ai dosaggi di assunzione consigliati. Gli ultimi lavori a contestare la sicurezza dell’aspartame sono stati quelli fatti dalla Fondazione Ramazzini nel 2005 e nel 20072,3, che riscontravano un aumento dei tumori nei ratti in seguito alla somministrazione di aspartame tramite cibo.
Questi lavori sono stati ampiamente contestati4,5,6,7 perché contenenti diversi difetti nella struttura dello studio stesso.
Nonostante le critiche, la voce della presunta cancerogenicità dell’aspartame ha continuato a girare, sopratutto su internet8 e questo ha spinto la Commissione Europea a chiedere l’ennesima valutazione di sicurezza della molecola9, che ordinariamente era prevista per il 2020.
In questi giorni l’EFSA (European Food Safety Authority) ha rilasciato il report finale della valutazione10, che speriamo metta fine alle voci sulla tossicità dell’aspartame. L’EFSA ha valutato tutti i lavori scientifici sino a qua disponibili sulla sicurezza dell’aspartame (oltre un centinaio) e il prodotto è un corposo e dettagliato rapporto di oltre 250 pagine che analizza e commenta tutti i dati disponibili.
Le conclusioni sono nette e non fraintendibili: «non ci sono problemi di sicurezza all’attuale valore di Dose Giornaliera Accettabile [ADI, dall’inglese Acceptable Daily Intake, ndr] di 40mg/kg/die». Un’ADI di 40 mg/kg/die vuol dire che una persona di 80 kg potrà assumere sino a 3,2 g di aspartame al giorno: se consideriamo che una lattina da 330 ml di bevanda dietetica contiene mediamente circa 150-180 mg di aspartame, un adulto di 80 kg, per raggiungere quel dosaggio, dovrebbe assumere in una giornata circa venti lattine di bibita (6-7 litri). Anche nel caso di un bambino di 30 kg si parlerebbe sempre di circa tre litri di bevanda dietetica.
Questo non vuole ovviamente dire che se ne possa abusare (un eccesso di aspartame può causare diarrea), ma il report dimostra che una normale assunzione di cibi contenenti aspartame non comporta rischi per la salute.
L’unica controindicazione all’assunzione di aspartame è la fenilchetonuria11, malattia genetica che è causata da una compromessa metabolizzazione della fenilalanina: essendo la fenilalanina uno dei metaboliti dell’aspartame, questa è una fonte da tenere in assoluta considerazione.
Fonti:
- Opinion of the Scientific Panel on Food Additives, Flavourings, Processing Aids and Materials in contact with Food (AFC) on a request from the Commission related to a new long-term carcinogenicity study on aspartame — EFSA Journal, 2006, 356:1-44
- Soffritti M, et al — Aspartame induces lymphomas and leukaemias in rats — Eur J Oncol, 2005, 10:107-116
- Soffritti M, et al — Life-span exposure to low doses of aspartame beginning during prenatal life increases cancer effects in rats — Environ Health Perspect, 2007, Sep;115(9):1293-7
- Magnuson B, Williams GM – Carcinogenicity of aspartame in rats not proven — Environ Health Perspect. 2008 Jun;116(6):A239-40
- Magnuson BA, et al — Aspartame: a safety evaluation based on current use levels, regulations, and toxicological and epidemiological studies — Crit Rev Toxicol, 2007, 37(8):629-727
- CFSAN/Office of Food Additive Safety — FDA Statement on European Aspartame Study — April 20, 2007 (copia archiviata su web.archive.org)
- Ragnar Lofstedt — Risk Communication, Media Amplification and the Aspartame Scare — Risk Management, 2008, 10:257-284 (October)
- La Leva di Archimede — La Fondazione Ramazzini conferma: “l’aspartame è cancerogeno”
- EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) — L’EFSA condurrà una valutazione del rischio completa sull’aspartame, 26 maggio 2011
- EFSA Panel on Food Additives and Nutrient Sources added to Food — Scientific Opinion on the re-evaluation of aspartame (E 951) as a food additive — EFSA Journal, 2013, 11(12):3496
- Orphanet — Fenilchetonuria
Salve, ho letto un minuto fa uno dei soliti articoli che circolano in rete riguardo la tossicità dell’aspartame. Avrei sorvolato come faccio di solito dato che si tratta quasi sempre di propagande che di scientifico e documentato hanno ben poco. La differenza è che questa volta il post è basato su un articolo uscito quasi un mese fa su una rivista accreditata. Non voglio dare visibilità al post ma vi allego il link all’articolo in questione, chiedendo a voi un parere riguardo la sua attendibilità (ben sapendo che un solo articolo non significa nulla, specie se condotto su soli 28 soggetti).
Grazie in anticipo,
Fabio
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24700203%20