- Nome comune: mandorla
- Nome scientifico: Prunus dulcis, un albero della famiglia delle Rosaceae comunemente chiamato Mandorlo
- Che cos’è: è il seme del Mandorlo. Tecnicamente il frutto è una drupa, ovvero un frutto composto da vari strati, di cui quello più centrale è l’endocarpo legnoso. La parte che comunemente mangiamo è il seme all’interno di esso.
- Dove si trova: il mandorlo è di origini mediterranee, l’Italia è uno dei Paesi d’elezione per la sua coltivazione, così come la Grecia e alcuni Paesi mediorientali.
- Nutrienti: come per tutta la frutta secca, c’è una grandissima concentrazione di grassi. Tra i minerali il più rappresentativo è il calcio.
La mandorla è un alimento estremamente energetico: 100 g apportano infatti 603 kcal. Questo è dovuto soprattutto al suo contenuto di grassi: oltre l’80% delle calorie infatti derivano da essi. Sono grassi soprattutto monoinsaturi (acido oleico su tutti) e polinsaturi; nonostante quindi non si possa mangiarne in grande quantità possono essere considerate delle fonti di grassi buoni. Anche il contenuto proteico non è da sottovalutare, ma la vera ricchezza di questi semi è il calcio: 100 g di mandorle apportano 240 mg di calcio, cosa da non trascurare soprattutto se si soffre di intolleranza al lattosio.
Esistono mandorle dolci e mandorle amare: se è vero che entrambe contengono cianuri, solo quelle del secondo tipo ne contengono abbastanza da poter essere avvertiti tramite il gusto. La sensazione sgradevole successiva alla masticazione delle mandorle amare fa sì che, fortunatamente, sia molto difficile mangiarne a sufficienza per intossicarsi (la dose letale è di circa 50 mandorle amare per un adulto).
Bibliografia
- Mandorle dolci secche — Sapermangiare.mobi
- Mandorla (Ing) — Wikipedia
- Mandorle dolci, secche — Banca Dati degli alimenti, IEO