Ci sono molte donne grasse, obese, che io vedo estremamente femminili. Tante donne di Botero che camminano per le strade, dove gli obesi sono sempre di più e li vedi che hanno imparato a vestirsi, a curarsi. Ci sono obese che magari non sono belle, ma sono una meraviglia per me, perché le vedo con gli abiti giusti, truccate, pettinate… donne, insomma. Io no.
Ancora una volta è un’autobiografia che centra il “problema obesità”, più di quanto possa fare il migliore dei libri di nutrizione clinica. I terapeuti dell’obesità possono registrare, riconoscere la sintomatologia, immaginare lo stato d’animo del paziente e fornire cure. Ma è dal vissuto del paziente obeso che si può evincere molto di più: quel senso di disagio e arrendevolezza, che questa condizione comporta. Domitilla Melloni, nel suo libro, ci racconta un percorso di acquisizione di consapevolezza. Da bambina e poi da donna obesa, che ha sempre incolpato se stessa per la sua condizione, l’autrice realizza attraverso l’esperienza che l’obesità è una patologia, che va curata. Non esistono colpe, c’è solo un gran bisogno di aiuto.
Per approfondimenti:
D. Melloni — Forte e sottile è il mio canto — Giunti, 2014