Non è soltanto il gusto, cercherà di spiegare. Il ricco tartufo scuro, aromatizzato al rum, l’accenno di peperoncino nell’impasto, la levigatezza cedevole del centro e l’amaro della rifinitura di cacao in polvere… Ma niente di tutto questo spiega la strana attrattiva dei tartufi al cioccolato di Yanne Charbonneau.
Forse è il modo in cui ti fanno sentire: più forte, magari, più potente, più all’erta ai suoni e ai profumi del mondo, più consapevole dei colori e della consistenza delle cose, più consapevole di te stesso, di cosa hai nell’animo, della bocca, della gola, della lingua sensibile.
Soltanto uno, dico.
Chocolat è divento una trilogia. Le scarpe rosse è il secondo, magico, libro. Lavorare la cioccolata è un’arte divinatoria, la procedura richiede abilità. Leggetelo, quasi riuscirete a vedere Vianne che tempera il cioccolato, spargendolo come seta su una lastra di granito.
Per approfondimenti:
J. Harris — Le scarpe rosse — Garzanti, 2007