Non è sempre facile individuare sulle etichette la presenza di zuccheri aggiunti.
Con i nuovi LARN, però, è stato ribadito che il consumo di zuccheri semplici — principalmente il saccarosio e il fruttosio — non deve superare il 15% dell’apporto complessivo di zuccheri assunti con gli alimenti. Il problema è riconoscerli e l’autore ci aiuta con qualche consiglio.
- Cercate il contenuto di zucchero nella categoria glucidi. Spesso è indicato con la voce “carboidrati (di cui zuccheri)”.
- Un contenuto di 22,5 g ogni 100 g è elevato. Un contenuto inferiore a 5 g ogni 100 g è scarso. Fra i due, la percentuale è media.
- Quanto più lunga è la lista degli ingredienti, tanto più il prodotto ha subito trasformazioni: è quindi preferibile evitarlo.
- I primi 4,7 g di zucchero ogni 100 ml di latticino costituiscono il lattosio, uno zucchero buono naturale; il resto è zucchero aggiunto.
- Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di peso; se lo zucchero si trova fra le prime voci della lista, è probabile che il prodotto contenga molto zucchero.
Cominciate a eliminare o a ridurre il consumo di bibite dolcificate, soprattutto gassate, e dei succhi di frutta, che costituiscono il modo più nocivo di assumere zucchero.
Evitate i prodotti dietetici privati dei grassi perché i produttori compensano la carenza di grassi aggiungendo zucchero per renderli più gustosi.
Una volta allenati a evitarlo è possibile sostituirlo riuscendo a preparare gustose ricette “senza zucchero aggiunto” .
In rassegna, quindi, una lista di proposte dolci di natura che daranno gusto ai piatti.
- Composta di mele
- Frutta disidratata
- Vaniglia
- Noce moscata
- Cannella
- Latte di mandorle
E infine tante ricette per eliminare lo zucchero dalla nostra alimentazione.
Per approfondimenti:
S. Quinn — Senza zucchero aggiunto — Guido Tommasi Editore, 2015