Di fatto il piacere, con le sue oscillazioni verso l’alto o verso il basso, è lo stratagemma inventato dall’evoluzione per indurre gli esseri umani — e senz’altro anche i più evoluti tra gli animali — a compiere le azioni adatte alla propria sopravvivenza, senza rinchiuderli nelle costrizioni draconiane del rigido automatismo che regola la vita delle specie inferiori. Il piacere è più vicino a un invito gradevole che non a un ordine incontestabile.
L’autore è un professore di neuroscienze che in questo libro cerca di spiegare cos’è il gusto, come nascono le preferenze alimentari e il piacere della buona tavola, descrivendo come semplici abitudini — ma complessi circuiti neurali — guidano l’enorme giro d’affari dell’industria alimentare mondiale.
Per approfondimenti:
A. Holley — Il cervello goloso — Bollati Boringhieri, 2009