Pubblichiamo oggi l’articolo della dottoressa Alessandra Miccono, Biologa Nutrizionista, sul rapporto tra probiotici e salute delle ossa
La salute delle nostre ossa è stata oggetto di un articolo precedente in cui venivano forniti consigli nutrizionali per prevenire o convivere con l’osteoporosi; tuttavia la tematica è ancor più complessa e ogni giorno la scienza cerca di fare piccoli passi per comprendere meglio tutte le sfaccettature del problema. In questo contesto, è interessante spiegare la stretta relazione che intercorre tra i probiotici e lo sviluppo dell’osteoporosi.
Iniziamo a fare un po’ di chiarezza sulla terminologia. Il microbiota intestinale, meglio noto come flora microbica, rappresenta l’insieme dei microrganismi che pullula nel nostro tubo digerente e che instaura con l’ospite un rapporto di simbiosi e di reciproco beneficio. Tra questi, i batteri sono quelli presenti in maniera preponderante. Ma ci sono anche miceti e, in misura minore, virus. I probiotici sono i così detti «batteri amici», di cui i più importanti sono i Lattobacilli e i Bifidobatteri, piccoli organismi essenziali per la nostra vita poiché si nutrono di sostanze che noi non riusciamo a digerire e assorbire e le degradano, producendo acidi grassi a catena corta (acido propionico, butirrico e acetico). Inoltre sono in grado di sintetizzare vitamine (come la vitamina K), di generare prodotti finali della fermentazione lattica e soprattutto di competere con batteri patogeni eventualmente presenti nel nostro intestino, proteggendoci dalla loro potenziale azione negativa. Questi microrganismi vivono normalmente nel nostro intestino, ma sono presenti anche in numerosi generi alimentari e per questo alla portata di tutti.
I prebiotici, invece, costituiscono il substrato nutritivo dei microrganismi endogeni; si tratta soprattutto di carboidrati fermentabili (lattulosio, gomme, lattitolo) e i fruttani. Infine, il termine “simbiotici” si riferisce all’insieme di probiotici e prebiotici.
Esistono diversi studi che confermano il ruolo dei probiotici e dei prebiotici nell’osteoporosi, oltre che in numerose altre patologie come il diabete di tipo II, l’obesità, le allergie e le infezioni del tratto respiratorio e urinario.
Sappiamo che chi è affetto da osteoporosi presenta essenzialmente una diminuzione dei livelli di calcio (componente essenziale delle ossa) e che per questo necessita spesso di una supplementazione del minerale con alimenti che ne sono ricchi o con integratori ad hoc.
Esistono prebiotici — detti fruttani inulino-simili — che sono in grado di implementare l’assorbimento di minerali (soprattutto di calcio e magnesio) attraverso il richiamo di acqua nell’intestino, che aumenta il volume di fluido a disposizione per questi minerali. Inoltre, questi carboidrati tendono ad acidificare l’ambiente intestinale, determinando un aumento delle concentrazioni di minerali in forma ionizzata e aumentando la loro diffusione nell’intestino.
Altri studi confermano l’azione dei probiotici sull’incremento del riassorbimento osseo.
Come fanno questi batteri ad aiutarci? Le idee proposte dalla scienza sono diverse: innanzitutto grazie alla produzione di vitamine e folati coinvolti nel metabolismo del calcio; in secondo luogo per la produzione di acidi grassi a corta catena che andrebbero a diminuire i livelli di paratormone (ormone coinvolto nel metabolismo del calcio), cui seguirebbe un incremento nell’assorbimento dei minerali; vi è inoltre la produzione di un enzima che libera i minerali intrappolati dai fitati (elementi presenti in molti cibi di origine vegetale che bloccano l’utilizzo dei minerali).
I probiotici producono anche i peptidi bioattivi che aiutano il rilascio dei minerali dalla forma insolubile; inoltre fungono da modulatori del nostro sistema immunitario, inducendo anche un’attività antiossidante molto importante per preservare l’osso: lo stress ossidativo delle nostre cellule stimola il differenziamento degli osteoclasti (cellule che erodono l’osso). Infine aumenterebbero la disponibilità del calcio grazie alla loro attività simil-estrogenica.
Riguardo a quest’ultimo punto è bene ricordare l’importanza degli estrogeni (ormoni femminili) tra i vari fattori predisponenti l’insorgenza della malattia. Gli estrogeni agiscono infatti anche sulle ossa, favorendo l’assorbimento di calcio e l’accrescimento della massa ossea, cosa che viene meno con la menopausa (per riduzione dell’attività ormonale).
Inoltre anche la tipica alimentazione occidentale e l’uso eccessivo di antibiotici contribuirebbero a rendere infiammato l’ambiente in cui vive il nostro microbiota e quindi a depauperarlo, senza contare che il sistema immunitario e la flora microbica sono strettamente connessi tra di loro.
Detto ciò, da dove possiamo prendere quei probiotici (e prebiotici essenziali per la loro sopravvivenza) che apportano beneficio alle nostra ossa? Riferendosi a una condizione di prevenzione, una sana alimentazione, che comprenda il consumo di yogurt e prodotti fermentati, ma anche vegetali, frutta, legumi e alimenti integrali, può essere un valido aiuto l’inulina: è contenuta in grano, cipolle, banane, aglio, porri. Esistono anche integratori specifici, la cui assunzione deve sempre essere valutata da un esperto.
Questo articolo vuol essere un piccolo paragrafo nel grande capitolo dell’osteoporosi, con la consapevolezza che la patologia è molto complessa e che tanti altri fattori sono importanti nel suo sviluppo, senza dimenticare che su questo argomento rimane ancora molto da dire e da capire.
Per approfondimenti:
- G. Arienti — Le basi molecolari della nutrizione — Piccin, 2010
- Kaur IP, et al. — Probiotics: delineation of prophylactic and therapeutic benefits — J Med Food. 2009 Apr;12(2):219-35. doi: 10.1089/jmf.2007.0544
- Parvaneh K, et al. — Effect of probiotics supplementation on bone mineral content and bone mass density — ScientificWorldJournal. 2014 Jan 22;2014:595962. doi: 10.1155/2014/595962. eCollection 2014
- Roberfroid MB — Prebiotics and probiotics: are they functional foods? — American Journal of Nutrition. 2000; 71(6 Suppl):1682S-7S; discussion 1688S-90S
- Weaver CM — Diet, gut Microbiome, and bone health — Curr Osteoporos Rep. 2015 Apr;13(2):125-30. doi: 10.1007/s11914-015-0257-0