Pubblichiamo oggi il contributo della dottoressa Elvira Greco, Biologa Nutrizionista, che propone una riflessione sul rapporto tra risorse economico-culturali e alimentazione
Queste osservazioni derivano da esperienza diretta sul campo e da un episodio particolare e vorrei condividerle con voi, raccontandovi brevemente la vicenda.
Ero in centro nella mia città, Bari, in attesa di un’amica per una chiacchierata pomeridiana (erano circa le 17:30, particolare non da sottovalutare). L’appuntamento era nei pressi di una nota catena di fast food e, essendo in anticipo, ho potuto notare come fosse normale consumare panini ipercalorici, patatine fritte e bevande zuccherate a un’ora assolutamente inconsueta. Piuttosto sarebbe stato normale consumare un frullato, uno yogurt, una macedonia!
Il noto locale era veramente pieno e ho voluto soffermarmi sulla tipologia di clienti: ragazzini, adolescenti, bambini (anche piccoli) accompagnati da genitori ma anche adulti, ahimè, soli e probabilmente di basso ceto.
Da molte statistiche emerge che un panino e una bevanda tanto appetibili, quanto dannose per il corpo (ma poco per il portafoglio), sono un forte richiamo per le classi meno abbienti, ancor di più in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando.
Mi ha davvero colpita, in particolare, una donna giovane seduta sulla panchina vicino a me che, dopo aver finito il suo panino, è rientrata nel locale per uscirne con un secondo e un sacchetto contenente probabilmente patatine.
Ma analizziamo un altro aspetto. Le informazioni e la conoscenza sul cibo e la corretta alimentazione sono ormai alla portata di tutti molto più che nel passato; se ne parla di continuo in TV e sui giornali, inoltre sul territorio operano figure, come quella del Biologo Nutrizionista, che sensibilizzano e fanno educazione alimentare! E sono anche in aumento negozi di alimenti salutistici, ristoranti biologici dove si fa attenzione alla qualità delle materie prime.
Purtroppo però, i prodotti di qualità hanno un costo notevole (scegliere di mangiare la pasta di grano Senatore Cappelli o di grano Korasan è forse un lusso che non tutti possono concedersi). Il problema dei costi sta colpendo purtroppo fasce sempre maggiori di consumatori.
La mia paura è che possa crearsi (e forse sta già avvenendo) una forbice tra chi continuerà a mangiare cibo di scarsa qualità e chi invece sarà così fortunato da potersi permettere di scegliere le eccellenze che la nostra cultura alimentare e gastronomica offre. Che chi è meno abbiente rischi maggiormente di sviluppare patologie metaboliche, che sia più soggetto all’obesità.
Allora la soluzione quale sarebbe? Spero che i governi si rendano conto al più presto del problema e sviluppino buoni programmi di educazione alimentare come materia scolastica (e non come progetto extra-disciplinare), che si avvii una sensibilizzazione profonda fin dai primi anni di vita, coinvolgendo le famiglie. Bisognerebbe anche evitare che le multinazionali del cibo spazzatura abbiano una così forte presa sulla popolazione, molto più di un buon piatto preparato secondo la nostra tradizione.
Cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo? Chi abita nei piccoli centri è probabilmente avvantaggiato da un contatto più diretto con i produttori locali da cui sicuramente si può acquistare a minor costo, sfruttando l’idea sempre più pressante di filiera corta.
Chi invece abita in città potrebbe rivolgersi ai G.A.S. (gruppi di acquisto solidale — Rete nazionale di collegamento dei Gruppi di Acquisto Solidale) con l’idea di fare una spesa di gruppo per risparmiare.
Inoltre, sarebbe opportuno fare la spesa nel rispetto della stagionalità, con il doppio vantaggio di avere prodotti meno cari sia per il portafoglio sia per l’ambiente.
Fonti:
- ISMEA — Le tendenze degli acquisti di prodotti biologici e l’evoluzione del profilo del consumatore
- EpiCentro Il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica — Obesità
- Workshop “I consumi alimentari in Italia” Roma, 27 settembre 2011 — L’evoluzione strutturale dei consumi alimentari in Italia
- Ebp e obesità — Epidemiologia dell’obesità
bell’articolo, ti segnalo il mio recente post sull’argomento
http://nutrizione996.blogspot.it/2012/07/il-problema-del-costo-del-cibo.html