All’inizio dell’anno in corso è stata pubblicata sulla rivista JAMA (The Journal of the American Medical Association) una ricerca riguardante il fruttosio e il suo effetto sull’attivazione cerebrale. Questo zucchero, presente naturalmente nella frutta ma addizionato in molti cibi industriali e utilizzato spesso anche al posto del classico zucchero bianco da tavola, è da qualche tempo sotto i riflettori per capire bene quali siano le implicazioni sulla salute date dal suo uso e abuso. In particolare, i ricercatori hanno chiesto a venti volontari di sottoporsi a risonanza magnetica dopo aver mangiato fruttosio o glucosio, in maniera casuale e in cieco (ovvero i soggetti non sapevano se stavano assumendo l’uno o l’altro). Lo scopo dell’esperimento era di verificare se il fruttosio e il glucosio attivassero aree cerebrali simili o meno.
I risultati sono stati evidenti: solo il glucosio è capace di attivare alcune aree dell’ipotalamo, le aree deputate alla regolazione della fame. Cosa vuol dire? In pratica il fruttosio non è in grado di saziarci come il glucosio (zucchero che il nostro corpo può ricavare dai prodotti amidacei, dallo zucchero bianco e di canna, dal latte) e per questo può favorire un aumento dell’ingestione di cibo.
Il fruttosio è usato in alternativa ad altri dolcificanti perché ha un basso indice glicemico (alza la glicemia meno del glucosio nel breve periodo) e dolcifica di più, perciò in teoria ne servirebbe di meno per avere lo stesso sapore dolce. Questo però non è evidentemente sufficiente: il nostro cervello non si accorge dell’ingestione di questo zucchero e continua a non mandare segnali di sazietà, cosa che in definitiva è il contrario di quello che normalmente si vuole.
In attesa di ulteriori approfondimenti dalla ricerca, il consiglio quindi è quello di assumere questo zucchero solo da fonti naturali (in pratica la frutta), evitando tutte le aggiunte e i dolcificanti a base di fruttosio, che spesso sono prodotti industriali sviluppati con ingredienti non sempre sani.
Fonte:
Page KA, et al. — Effects of fructose vs glucose on regional cerebral blood flow in brain regions involved with appetite and reward pathways — JAMA. 2013 Jan 2;309(1):63-70. doi: 10.1001/jama.2012.116975