Pubblichiamo oggi la seconda parte del contributo della dottoressa Cinzia Bleve su alimentazione e psoriasi
Studi e ricerche condotti sull’interazione tra alimentazione e psoriasi evidenziano l’importanza di seguire delle linee guida basilari circa il comportamento alimentare e lo stile di vita da parte dei pazienti affetti da questa patologia.
Il consiglio generale è quello di prediligere una dieta ipocalorica, abolendo fumo e alcol che possono provocare un’estensione dei segni della malattia e un peggioramento di sintomi quali prurito o bruciore.
Dal momento che diversi studi hanno dimostrato una carenza di vitamine e minerali (soprattutto di vitamina A, D e zinco) nei soggetti con psoriasi, l’alimentazione del paziente dovrebbe innanzitutto prestare particolare attenzione all’introduzione di alimenti ricchi di questi microelementi.
La vitamina A, o retinolo, appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili ed è presente in natura negli alimenti di origine animale, soprattutto nel fegato, e come provitamina, sotto forma di carotenoidi, nei frutti e negli ortaggi di colore giallo-arancio. La vitamina A svolge diverse importanti funzioni a livello epiteliale e ha una potente azione antiossidante. Mentre un’assunzione eccessiva di β–carotene è assai improbabile nel contesto di una corretta alimentazione, un consumo superiore alle dosi raccomandate di retinolo (soprattutto attraverso l’abuso di integratori) può portare a fenomeni da iperdosaggio, con manifestazioni tossiche acute o croniche. Per questo e per altri motivi si consiglia di assumere vitamina A soprattutto da fonti di origine vegetale e di stare attenti all’uso sconsiderato di integratori.
La vitamina D, anch’essa appartenente alle vitamine liposolubili, è rappresentata da un gruppo di pro-ormoni noti come Vitamina D e, in particolare, distinti in D1, D2, D3, D4 e D5. Di questi, le forme più importanti per l’uomo sono il colecalciferolo (D3) e l’ergocalciferolo (D2). La Vitamina D si può ottenere, oltre che con gli alimenti, anche per sintesi a livello cutaneo, in seguito all’esposizione solare. Tra le sue tante funzioni, la vitamina D è nota da tempo anche per essere un valido rimedio contro la psoriasi, poiché impedisce alle cellule della pelle di riprodursi velocemente. Diversi studi mostrano una sua carenza, soprattutto nel periodo invernale. Pare che in Italia la carenza di Vitamina D sia una realtà presente tutto l’anno, con picchi di prevalenza durante l’inverno. In particolare, recenti evidenze sembrano suggerire che tale carenza sia particolarmente diffusa nei soggetti affetti da psoriasi, in particolar modo nella variante “a placche”, interessando circa l’80% dei pazienti. La Vitamina D è presente in pochi alimenti: olio di fegato di merluzzo, salmone, sgombro, latte scremato, succo d’arancia, uova, cereali. È consigliabile sempre cercare di seguire uno stile di vita sano, introducendo un’attività fisica o un hobby che consenta di passare del tempo all’aperto.
Lo zinco è un minerale molto importante per il corpo umano, svolge diverse funzioni e interviene spesso come coenzima in numerose reazioni biologiche, come l’accrescimento e la replicazione cellulare. Diversi studi dimostrerebbero che molte persone affette da psoriasi hanno bassi livelli di questo minerale, la cui assunzione è invece molto utile nel promuovere la guarigione della pelle irritata e delle ferite causate dalla malattia. Lo zinco è contenuto in molti alimenti di origine animale, nei semi oleosi e nei legumi. Il suo assorbimento può essere compromesso dalla presenza di fattori antinutrizionali: alcool, caffè e farmaci.
Oltre alle vitamine e ai minerali sopracitati, l’alimentazione del soggetto psoriasico dovrebbe essere ricca anche di altre sostanze:
- vitamina E, vitamina C, selenio e flavonoidi, in grado di contrastare la formazione dei leucotrieni (molecole che promuovono l’infiammazione);
- fibre che svolgono un ruolo fondamentale per l’equilibrio della flora batterica intestinale e la salute del colon, stimolando inoltre l’eliminazione delle tossine intestinali e favorendone l’allontanamento con le feci;
- acidi grassi polinsaturi della serie omega-3, che competono con i siti di legame dell’acido arachidonico, a partire dal quale si producono molecole infiammatorie.
La raccomandazione generale quindi per il soggetto con psoriasi è quella di avere un’alimentazione che privilegi:
- cereali integrali;
- verdura (soprattutto quella amara come cicorie, radicchio, crescione);
- aglio;
- cipolla
- melanzane, peperoni, pomodori crudi, patate;
- frutta;
- yogurt;
- carne bianca;
- pesce, soprattutto azzurro;
- semi di lino.
È consigliabile invece evitare gli alimenti ad alto contenuto di acido arachidonico: salumi, carni rosse, uova, burro e panna, e gli alimenti ad alto contenuto di proteine e grassi animali, come margarina, sale, formaggi stagionati, latte e derivati, che causerebbero un aumento dell’intensità e dell’estensione delle chiazze psoriasiche.
È anche raccomandabile una riduzione delle fritture, del consumo di caffè, tè, cioccolata e bevande alcoliche, dello zucchero bianco e in generale anche degli alimenti ad alto indice glicemico, che possono ulteriormente aggravare lo stato di salute del soggetto comportando situazioni di sovrappeso, obesità o diabete.
Importantissima infine l’idratazione, attraverso il consumo regolare e abbondante di acqua.
Fonti:
- Gisondi P, et al. — Vitamin D status in patients with chronic plaque psoriasis — Br J Dermatol. 2012 Mar;166(3):505-10. doi: 10.1111/j.1365-2133.2011.10699.x
- Suárez-Varela MM, et al. — Vitamin D and psoriasis pathology in the Mediterranean region, Valencia (Spain) — Int J Environ Res Public Health. 2014 Nov 25;11(12):12108-17. doi: 10.3390/ijerph111212108
- Skroza N, et al. — Efficacy of food supplement to improve metabolic syndrome parameters in patients affected by moderate to severe psoriasis during anti-TNFα treatment — G Ital Dermatol Venereol. 2013 Dec;148(6):661-5
- Psoriasi Online — Che cos’è la Psoriasi
- Wikipedia — Psoriasi