L’American Academy of Pediatrics da tempo raccomanda ai genitori di evitare di mettere i loro figli a letto con un biberon contenente bevande diverse dall’acqua quale strategia per prevenire la carie della prima infanzia.
Intanto da tempo patatine fritte, cibi grassi o precotti, salse, bevande zuccherate, insaccati sono sotto accusa perché elencati tra le cause della crescente obesità.
Nessuno mai avrebbe sospettato del tanto amato biberon.
Ci hanno pensato la dottoressa Rachel A. Gooze e il dottor Robert C. Whitaker del Department of Public Health, Center for Obesity Research and Education alla Temple University di Philadelphia, e la dottoressa Sarah E. Anderson della Division of Epidemiology della Ohio State University College of Public Health di Columbus.
Il loro studio, pubblicato su «The Journal of Pediatrics», è stato condotto per osservare il legame tra l’uso prolungato oltre i ventiquattro mesi di età del biberon e il rischio di obesità infantile.
All’esame quasi settemila bambini statunitensi nati nel 2001.
La prevalenza di obesità sale del 5% per quei bambini che fino a ventiquattro mesi hanno utilizzato il biberon per l’assunzione di bevande o di latte rispetto a quelli che ne avevano sospeso l’utilizzo.
Correggere entro l’anno di età questo comportamento che incoraggia il bambino ad assumere calorie in eccesso può aiutare a ridurre il rischio obesità e conferma l’ipotesi che la prevenzione deve iniziare in età prescolare o addirittura nei primi anni di vita.
Fonte:
Gooze RA, et al. — Prolonged bottle use and obesity at 5.5 years of age in US children — J Pediatr. 2011 Sep;159(3):431-6