Pubblichiamo oggi l’articolo della dottoressa Grazia Rossi, Biologo Nutrizionista, che ci parla del frutto di açai
L’estate è forse la stagione dell’anno in cui siamo più portati a scoprire luoghi, villaggi, paesaggi o semplicemente angoli o viali della città in cui viviamo o amiamo particolarmente.
Piacevolmente si passeggia, si chiacchiera ed ecco che la vista, l’olfatto e il gusto sono deliziati da sapori antichi e innovativi al tempo stesso.
È proprio ciò che è accaduto a me: la scoperta dello yogurt all’açai presso una gelateria storica di Napoli, la più antica e rinomata della città.
Lo provo subito: troppo intrigante e straordinario, è per me l’abbinamento dello yogurt naturale, alimento antichissimo e di elevato valore nutrizionale (per la presenza di proteine nobili e fermenti lattici vivi) all’açai, bacca spontanea tropicale dalle numerose proprietà salutari e rinvigorenti, scoperte per caso dai surfisti brasiliani.
L’açai è una bacca di colore porpora scuro, con spiccate proprietà nutritive, energetiche e dagli effetti rivitalizzanti prodotta da una pianta spontanea, l’Euterpe oleracea, presente nella foresta pluviale amazzonica, per cui i derivati in succo e gli estratti secchi di polpa rappresentano ricche fonti di antocianine, cianidin-3-Oglucoside con spiccate proprietà antiossidanti insieme alle vitamine C, E, e A, al buon contenuto in calcio esenti da residui di fitofarmaci.
Per l’elevato contenuto di antocianine, tre volte superiore a quello del mirtillo nero e trentatré volte superiore a quello del vino rosso, l’açai è indicato per la terapia di disfunzioni infiammatorie come l’artrite e per la prevenzione dei disordini circolatori.
Gli antociani, infatti, vantano azione vasoprotettiva e antinfiammatoria, mantengono la normale permeabilità vascolare ed esercitano proprietà antiossidanti, antiradicaliche e antiproliferative grazie alla loro capacità di catturare i radicali liberi annullandone l’azione nociva.
La frazione grassa del succo risulta composta da lipidi monoinsaturi, acido oleico (omega-9) abbassa effettivamente l’LDL (harmful cholesterol o colesterolo cattivo), l’acido linoleico (omega-6) aiuta a mantenere sane le membrane delle cellule mentre i fitosteroli, oltre a ridurre il colesterolo, entrano nel metabolismo delle prostaglandine, riducendo i dolori e le infiammazioni.
In definitiva ritengo utile riportare la tabella delle proprietà nutrizionali e biochimiche su 100g del frutto di açai.
- Kcal 129
- Lipidi 2,5 g
- Antocianine 110,03 mg
- Ferro 1,42 mg
- Potassio 12,06 mg
- Calcio 42,3 mg
- Fosforo 9,1 mg
- Sodio 52 mg
- Vitamine 1,94 mg
- Fibre vegetali 2,5 g
- Proteine 1,56 g
Fonti:
- Estratto della ricerca effettuata dal Dipartimento di Scienze Chimiche Alimentari Farmaceutiche e Farmacologiche (DISCAFF) dell’Università di Novara.
- P. Riso, M. Porrini — Tecnologie Alimentari n. 7, Ottobre 2003 — Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche dell’Università degli Studi di Milano