Tutti sappiamo che la dieta ideale prevede poco sodio, molti sanno anche che l’abbondanza di potassio previene malattie come l’ipertensione e tutte quelle correlate a essa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare i 2 g di sodio al giorno1, allo stesso tempo ci dice che dobbiamo assumere almeno 3510 mg (più di tre grammi e mezzo) di potassio al giorno2. Le linee guida italiane stilate dalla SINU e divulgate completamente nel 2014 sono anche più stringenti: suggeriscono un valore massimo di 1,5 g di sodio e 3.9 g minimi di potassio al giorno3. C’è però qualcuno che crede che queste linee guida abbiano obbiettivi troppo alti. Nonostante le linee guida dell’OMS siano più blande delle nostre, sembrerebbe che nemmeno quelle possano essere rispettate da una popolazione intera.
L’epidemiologo Drewnowski ha pubblicato uno studio4, coordinato con altri colleghi a livello internazionale, che mostra dati piuttosto interessanti; i valori suggeriti dell’OMS per una corretta alimentazione di sodio e potassio sono raggiunti da:
- 3 persone su 1.000 in USA
- 15 persone su 10.000 in Messico
- 5 persone su 1.000 in Francia
- 1 persona su 1.000 nel Regno Unito.
Il ricercatore spiega che questi obbiettivi sono difficili da raggiungere perché spesso gli alimenti ricchi di potassio, che dovrebbe essere consumato in abbondanza, sono anche ricchi di sodio, che invece andrebbe limitato. Separare i due nutrienti vuol dire puntare su alimenti ricchi di potassio come il pesce, gli agrumi o le verdure a foglia verde, più cari e non facilmente raggiungibili da tutti, è quindi difficile per un’intera popolazione riuscire a seguire queste indicazioni; in alternativa ci si può rivolgere agli integratori, ma anche questi hanno costi molto alti se paragonati alla dieta di molte popolazioni. Il giudizio di Drewnowski è netto: «Given prevailing food consumption patterns and the current food supply, implementing WHO guidelines will be an enormous challenge for global public health». Che tradotto in italiano diventa: «Dato lo stile alimentare predominante e l’attuale livello di risorse alimentari, implementare le linee guida dell’OMS sarà un enorme sfida per la salute pubblica mondiale». In altre parole: le linee guida per il sodio e il potassio sono un traguardo difficilmente raggiungibile.
Al momento però dobbiamo affidarci a esse, solo il tempo e ulteriori studi permetteranno di limare queste difficoltà e portare le necessità e le possibilità a una convivenza pacifica.
Fonti:
- World Health Organization — Guideline: Sodium intake for adults and children
- World Health Organization — Guideline: Potassium intake for adults and children
- SINU — LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: MINERALI
- Drewnowski A, et al. — The feasibility of meeting the WHO guidelines for sodium and potassium: a cross-national comparison study — BMJ Open. 2015 Mar 20;5(3):e006625. doi: 10.1136/bmjopen-2014-006625